Dimissioni Afds Udine, il presidente Musso: «Dissapori interni e ambizioni personali non offuschino l’impegno»
La replica del numero uno della Fidas dopo l’addio di Flora e dei vice presidenti provinciali: «Udine saprà trovare al suo interno le persone giuste»

“Una grande associazione come Afds Udine saprà trovare al suo interno le persone giuste”. Inizia così la lettera di risposta di Giovanni Musso, presidente della Federazione donatori di sangue, in merito alle dimissioni del presidente e vice presidente della sezione provinciale di Udine.
Che cosa è successo
Nella seduta di venerdì 28 marzo, il presidente provinciale Afds Udine, Roberto Flora e i vicepresidenti Mauro Rosso, Donnino Mossenta e Marco Rossi, che compongono la giunta, hanno rassegnato le dimissioni.
Alla base della scelta ci sono visioni divergenti e inconciliabili rispetto all’attuale conduzione della Fidas, federazione nazionale cui l’associazione friulana aderisce. L’assemblea provinciale è prevista per sabato 31 maggio. In quell’occasione sarà eletto il nuovo presidente. Sono già in corso le riunioni di zona per la nomina dei consiglieri provinciali.
Nei prossimi giorni il consiglio provinciale ancora in carica provvederà a nominare un presidente ad interim per l’ordinaria amministrazione fino alla data dell’assemblea. La decisione è irrevocabile. Interpellato, il presidente Flora, alla guida dell’Afds Udine da otto anni, spiega che, considerato il momento delicato, preferisce non aggiungere altro rispetto a quanto riportato in una nota stampa diffusa nella serata di sabato 29 marzo.
La lettera
”Un confronto tutto interno al consiglio direttivo di Afds Udine e personale del presidente e dei vicepresidenti provinciali dimissionari, che non scalfisce il grande contributo che la Federata friulana porta avanti da sempre all’interno di Fidas Nazionale, della quale è peraltro socia fondatrice”.
Le dimissioni dei quattro componenti della giunta, continua Musso, “sembrano essere l’epilogo amaro di una frattura che da tempo aleggiava e che avrebbe
visto il presidente Roberto Flora quale promotore di una fuoriuscita di Afds da Fidas Nazionale. Una scelta che non avrebbe trovato il consenso della maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo che, invece, ha deciso di rimanere all’interno della Federazione condividendone spirito e valori. Non ha
trovato sostegno nemmeno il progetto dell’autocandidatura dello stesso
Flora avanzata in occasione dell’ultimo Congresso Nazionale tenutosi a
Sanremo nel 2024”.
Musso nella sua lunga replica pungola Flora che, a suo dire, sarebbe stato spinto da queste ragioni a «criticare l’operato della Fidas Nazionale, della quale è
stato vicepresidente fino al rinnovo delle cariche nazionali».
I numeri di Udine
Poi un passaggio un appunto alle donazioni di sangue, da sempre motivo d’orgoglio dei friulani: «Non si vuole pensare che il drastico calo di donazioni di sangue che da otto anni interessa Afds Udine, scese dalle circa 50 mila del 2018 alle poco più di 35 mila del 2024, in controtendenza rispetto alle altre Federate FIDAS, possa essere imputabile proprio al clima di dissenso tutto interno alla Dirigenza udinese e che possa inficiare la fiducia e la motivazione che spingono da sempre l’operato di tutte le Federate”.
“Mi pare pleonastico sottolineare – dichiara il presidente - che la federazione nazionale ha come suo principio fondante la tutela dei donatori e del sistema trasfusionale e, da sempre, agisce nel suo impegno e operato con la massima trasparenza. Voglio ricordare che Afds Udine ha sempre espresso rappresentanti che hanno contribuito alla crescita della Fidas.
Un dissapore interno alla dirigenza udinese e qualche mal riposta
ambizione personale non possono offuscare l’impegno e la dedizione che
tutte le Federate mettono a disposizione per la salvaguardia e la promozione della cultura della donazione di sangue e plasma”.
“Da parte mia e di tutto il Direttivo Nazionale, voglio evidenziare che le 80 Federate aderenti a FIDAS trovano sempre ascolto alle loro istanze. Sono certo che una grande associazione come Afds Udine saprà trovare al suo interno le persone giuste e di valore per poterla guidare in questo momento così da recuperare e portare avanti quella serenità che anima ed è linfa quotidiana per l’operato di tante e tanti volontari”.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto