«Caos bollette: Lta com’è riuscita a finanziarsi?»

«Come si è finanziata Livenza Tagliamento Acque negli anni in cui non ha incassato le somme dovute dai cittadini di alcuni Comuni?». È la domanda che pone un cittadino di Casarsa, Anilo Castellarin, in una lettera aperta.
Alcune riflessioni nel dibattito scaturito dalla decisione della società di richiedere in un’unica soluzione entro fine anno il pagamento delle bollette degli anni passati oppure con una rateizzazione con il pagamento dell’interesse di mora.
«Non voglio entrare nel merito se sia corretto richiedere il pagamento delle bollette in una unica soluzione – afferma –, oppure in tre rate ma con penalità. Non voglio entrare nemmeno nella questione dei costi in bolletta, se siano congrui e quindi adeguati. Quello però che mi sfugge e richiede un chiarimento da parte della municipalizzata è un quesito cui non so dare risposte: come si è finanziata Lta nel 2015, 2016 e 2017 per gestire il servizio? Con quali risorse ha pagato i costi aziendali in quegli anni, visto che non ha emesso le bollette e quindi senza quegli introiti? Si è dovuta rivolgere a qualche istituto bancario per pagare gli stipendi ai propri dipendenti? Viceversa, se è riuscita a far fronte a tutte le esigenze aziendali con fondi propri, devo pensare che Lta fa business e questo non è corretto. Per una municipalizzata, se il costo del servizio è 100, per i cittadini utenti dovrebbe essere uguale. Un’azienda privata potrebbe chiedere 120 perché dal costo aziendale deve aggiungere il proprio margine di profitto. È una legge economica incontrovertibile«.
Anilo Castellarin chiede chiarimenti: «Vorrei – sottolinea – che Lta chiarisse questo particolare: nel 2015, 2016 e 2017 ha dovuto chiedere dei finanziamenti bancari, per le difficoltà finanziaria dovuta alla mancata riscossione agli utenti per il servizio dato, oppure è riuscita a sostenersi usando risorse proprie? Se così fosse, essendo Lta una municipalizzata, i sindaci dei Comuni interessati dovrebbero attivarsi e controllare se questa azienda opera per fare il bene dei cittadini utenti, oppure vuol fare profitti». —
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