Capriolo finisce nel Ledra a Majano, salvato da un passante
MAJANO. Due caprioli nuotavano smarriti ieri mattina, verso le 6.45, nel Ledra in località Pers, cercando inutilmente di arrampicarsi sulle pareti di cemento che delimitano il canale, troppe volte trasformatosi in trappola mortale per moltissime bestiole.
Armando e Desiree Aita Picco, padre e figlia residenti in zona, hanno subito messo in allarme i Vigili del fuoco di San Daniele. Nel frattempo sono accorsi con una corda per cercare di portarli in salvo. Alla vista delle persone gli animali si allontanavano verso la riva opposta. «Quando uno dei due è stato trascinato dalla corrente sulla paratia della piccola diga dove un marchingegno infernale a intervalli regolari si mette in moto per raccogliere i detriti per passarli su di un nastro trasportatore verso un punto di raccolta - racconta Aita Picco - sono riuscito a passargli una corda sotto le corna è l’ho portato in salvo.È stato un abbraccio che mi ha dato una sensazione indescrivibile, a parte il freddo e il tremore del capriolo stremato con solo una piccola ferita a una zampa. Subito dopo è partito il meccanismo di raccolta e il nastro». Un grazie di cuore è andato i Vigili del fuoco che sono intervenuti prontamente con numerosi uomini e mezzi.
«Occorre invece segnalare che la situazione del canale Ledra rispetto all'ambiente faunistico circostante è preoccupante: si registrano numerosi casi di cerbiatti, cinghiali e altri animali uccisi da un corso d'acqua ridotto a una trappola mortale. Un appello al Consorzio Ledra Tagliamento perché risolva al piú presto questa situazione, nonché alle associazioni faunistiche perché si attivino a sollecitarla».
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