Carabiniere suicida, addio in Sicilia Poi i funerali nella sua Zoppola

ZOPPOLA. Effettuata l’autopsia sulla salma di Giacomo Marzaro, il venticinquenne maresciallo dei carabinieri che si è tolto la vita nella caserma che comandava, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta). Allo stato attuale, in merito non è emerso nulla: medici e inquirenti sono abbottonati. Se ne dovrebbe sapere qualcosa di più nei prossimi giorni, quando verranno resi noti i risultati dell’esame autoptico, finalizzato a confermare il gesto volontario, unica e più accreditata ipotesi.
La famiglia del sottufficiale si trova in Sicilia. Il padre Giovanni Battista, medico di base a Zoppola, la madre Lucia Cecco, pensionata dopo anni di lavoro come funzionaria del Comune di Zoppola, e la sorella Giovanna, medico, sono chiusi in un dolore composto e hanno preferito non parlare con i giornalisti.
Ieri mattina, nella chiesa di Santo Spirito a Caltanissetta, è stata celebrata una funzione religiosa in ricordo di Giacomo, la cui salma è stata portata a spalle dai colleghi. Commilitoni visibilmente scossi per una tragedia che appare inspiegabile. Al rito hanno partecipato anche il comandante dei carabinieri della Sicilia, generale Riccardo Galletta, il comandante della brigata di Mussoneli, capitano Luigi Balestra, il sindaco di Vallelunga, Tommaso Pelagalli, il suo predecessore, Pippo Montesano, il dirigente scolastico della località dove Marzaro prestava servizio e il prefetto di Caltanisetta. Si è trattato di un momento toccante, nel quale incredulità e dolore sono stati i sentimenti prevalenti.
La salma del giovane sottufficiale dovrebbe rientrare a Zoppola nei prossimi giorni: la famiglia ha dato disposizioni a un’agenzia di pompe funebri per il trasporto. A Zoppola, intanto, non soltanto amici e conoscenti attendono di salutare per l’ultima volta Giacomo, di cui in paesi molti apprezzavano le qualità morali, prime fra tutte l’onestà e l’amore nei confronti della divisa che aveva scelto di indossare. Diventare carabiniere era il suo sogno di bambino, era riuscito a tradurlo in realtà dopo aver conseguito il diploma di maturità classifica al liceo Leopardi-Majorana. Subito dopo si era arruolato nell’Arma, e a 25 anni era già riuscito a diventare comandante di stazione: di fronte a sé avrebbe avuto importanti opportunità professionali, ma ha scelto diversamente. A trovare il suo corpo senza vita, verso le 23 di lunedì, alcuni commilitoni. Giacomo da qualche tempo frequentava una ragazza di Vallelunga, di professione ingegnere, con la quale pare le cose andassero bene. Allo stesso modo, in famiglia i rapporti erano ottimi, e anche sul lavoro non risultano criticità. Per questo, oltre che per come si è presentata la scena ai colleghi del maresciallo, l’ipotesi del gesto volontario è l’unica aperta, anche se inspiegabile. Le indagini avviate dai carabinieri hanno l’obiettivo di confermare questa eventualità, escludendo l’intervento di altre persone. Al vaglio degli inquirenti, anche i computer di Marzaro.
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