Carabinieri, il commiato del comandante

Doppio congedo, ieri nella sede del comando dell’Arma: il comandante provinciale, colonnello Fabio Antonazzo, dopo sette anni di permanenza ai vertici dei carabinieri del Friuli occidentale, da lunedì prenderà servizio al comando interregionale di Padova, dal quale dipendono Triveneto ed Emilia Romagna; il comandante della Compagnia di Pordenone, capitano Nicola Di Ciano, in provincia dal 16 settembre 2008, passa allo Stato maggiore della Difesa, a Roma, col compito di selezionare, addestrare e gestire il personale dell’Arma che viene impiegato nelle sedi diplomatiche. Passano le consegne rispettivamente al colonnello Pasquale Di Chio, al rientro da un anno in Afghanistan, e al capitano Marco Campaldini, che proviene da Savigliano (Cuneo).
Per il colonnello Antonazzo Pordenone ha rappresentato la sede dove «sono rimasto più a lungo» nel corso della carriera, caso eccezionale: ha visto “passare” quattro questori, tre prefetti, due vescovi e altrettanti sindaci e presidenti di Provincia. «Sono contento di ciò che è stato fatto, il tempo è galantuomo», ha detto. Nel corso del suo servizio, peraltro, il comando provinciale è stato elevato di rango e, infatti, ora viene retto da un colonnello e non più da un tenente colonnello. «Questo comando è ben dotato di uomini e mezzi. Se ne arrivano di più, ben meglio». Con la nuova caserma in via Planton, le varie specializzazioni, ora dislocate sul territorio, potranno essere accentrate, razionalizzando risorse e uomini. In caso di “declassamento” della Provincia di Pordenone «per l’Arma non cambierà nulla, al massimo ci sarà il comando gruppo. Il nome non modificherà la radicata presenza sul territorio». Il colonnello Antonazzo lascia con un pizzico di rammarico: «Quando Pordenone riuscirà a trovare la sua identità farà il salto di qualità».
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