Carabinieri, la banda conquista il Verdi

Applaudito concerto per i 150 anni dell’Unità e il centenario della FriulAdria

di Enri Lisetto

Magistrale e impeccabile, un’ora e mezza di musica intensa, ieri sera al teatro Verdi di Pordenone: la Banda musicale dell’Arma dei carabinieri, diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli, ha strappato lunghi applausi. Nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio (da Verdi a Rossini, da Bizet a Tschaikovskij), per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi e le sue 102 orchestrali, la Banda ha aperto la serara con l’Inno di Garibaldi, quindi i Vespri siciliani, la Gioconda, Il barbiere di Siviglia, la Carmen e, tutti in piedi, la Fedelissima, marcia d’ordinanza dei carabinieri e l’inno nazionale in chiusura.

Pordenone celebra così, con la straordinaria e prima presenza della Banda in città, i 150 anni dell’Unità d’Italia (cominciarono proprio il 16 ottobre i moti di Navarons) e i 100 della Banca FriulAdria Credit Agricole, il cui atto costitutivo, col nome di Banca cooperativa popolare di Pordenone, venne firmato il 15 ottobre 1911.

Nel Verdi gremito, i saluti del direttore generale di FriulAdria Carlo Crosara («un territorio che oggi più che mai ha bisogno del nostro sostegno»), del comandante della Legione carabinieri Fvg generale Luciano Zubani («110 mila uomini in 4 mila 800 stazioni sempre vicini alla gente») e del prefetto Pierfrancesco Galante («ricordiamo gli eroi caduti che hanno consentito di avere un Paese unito»). Tra i presenti, l’ex comandante dell’Arma generale Luigi Federici.

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