La carcassa di un cervo sulle sponde del lago di Barcis: è stato sbranato dai lupi

In questo periodo la zona, solitamente sommersa dal livello del bacino idroelettrico, risulta accessibile a causa di un cantiere in corso: le maestranze della società che gestisce l’invaso sono infatti all’opera per la realizzazione di un nuovo scolmatore di piena. L’assenza di vegetazione ha permesso una facile individuazione delle spoglie dell’animale, le cui carni sono state parzialmente consumate sul posto. Ad attaccare l’ungulato potrebbe esser stato un intero branco.

Resta da capire se si tratti della colonia già censita tra Cimolais e la Val Vajont o piuttosto di un nuovo gruppo alla ricerca di un proprio habitat vitale. Il fatto è successo di notte e solo il giorno successivo è stata allertata la Forestale regionale per i sopralluoghi di rito. È stato avvisato anche il sindaco Claudio Traina.

Era da qualche mese che nell’area non si registravano episodi simili o avvistamenti di singoli esemplari. L’ultimo caso risale alla mattina della vigilia di Natale, ma a Tramonti di Sotto. Nei primi mesi del 2024 si erano invece moltiplicati i casi di lupi nel cuore dei centri abitati della Valcellina. A Cimolais erano stati azzannati vari caprioli mentre un capo solitario era stato immortalato dopo una battuta di caccia terminata sull’asfalto della zona industriale di Erto e Casso.

Nel frattempo i tecnici faunisti della Regione invitano tutti alla cautela e ricordano come dei semplici accorgimenti possano evitare all’origine qualsiasi pericolo. In particolare sarebbe opportuno proteggere in ricoveri chiusi i propri animali d’affezione e d’allevamento, cani compresi.

Questi ultimi dovrebbero essere tenuti al guinzaglio nel corso di passeggiate ed escursioni. Mai abbandonare scarti alimentari o immondizie all’esterno degli immobili. Infine in caso di improvvisi “faccia a faccia”, nessun allarme o gesto inconsulto. Il lupo è solitamente schivo e intimorito dall’uomo, aggredendolo solamente se dovesse percepire una minaccia.