Cardiologia, il futuro dei giovani medici

“La cardiologia e la cardiochirurgia udinese del futuro. Le prospettive dei giovani medici”. Su questo tema è fissato per domani pomeriggio, alle 17, un incontro con medici ospedalieri, medici di medicina generale, cardiologi del territorio e studenti di Medicina e chirurgia. A introdurre l’incontro, che si terrà nella sede della Fondazione Crup in via Manin, saranno Lionello D’Agostini e Alessandro Proclemer. Modereranno Guglielmo Bernardi e Duilio Tuniz.
«Si tratta di un incontro – spiega Alessandro Proclemer, direttore della Struttura operativa complessa di cardiologia al Santa Maria della Misericordia di Udine – dedicato ai cardiologi e ai cardiochirurghi under 40 dipendenti dalla nostra Azienda ospedaliero universitaria che hanno avuto un’esperienza formativa all’estero o ai centri di alta specializzazione e che hanno potuto prendere servizio nella nostra realtà mettendo in pratica e integrando le loro conoscenze e le loro esperienze maturate nella realtà udinese stessa».
Un’occasione per riflettere sulle risorse e sulle prospettive della cardiologia e della cardiochirurgia. Si tratta del primo incontro di tale tipo in provincia di Udine dove, nelle strutture pubbliche, lavora una cinquantina di medici. «La nostra è una realtà ad alta specializzazione» chiarisce Proclemer.
La prima relazione sarà dedicata alla diagnostica non invasiva attraverso la Tac, l’ecografia risonanza magnetica, e sarà Gaetano Nucifora a parlarne. Il secondo intervento sarà riservato all’interventistica coronarica e alle cardiopatie strutturali di cui parlerà il dottor Teodoro Bisceglia. Quindi si parlerà di cardiopatie congenite nella realtà udinese. In questo caso il relatore sarà Daysi Pavoni. Le ultime due relazioni saranno intitolate “Nuove soluzioni chirurgiche nello scompenso cardiaco avanzato”, di Sandro Sponga, e “Nuovi orizzonti in chirurgia di alta specialità ed importanza della formazione all’estero”, presentata da Giuseppe Aresu. Seguirà la discussione e la lettura su “Il rinascimento della ricerca clinica” del professor Attilio Maseri.
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