Carletti: «I nostri 50 anni anni di vita e musica nomadi»
«Quando iniziai questa bellissima avventura avevo solo 16 anni e non avrei mai potuto immaginare di essere ancora in attività oggi». Così dice Beppe Carletti, leader dei Nomadi, attesi sul palco del Giovanni da Udine mercoledì 27 marzo.
Questo la band festeggia il suo mezzo secolo (1963-2013) di presenza musicale e Carletti ha appena pubblicato un libro, “Io vagabondo. 50 anni di vita con i Nomadi”.
Il segreto di tanto longevo successo? Dice carletti: «Non c'è: è quello che si vede. Chi viene ai nostri concerti capisce quella che è la nostra essenza, ovvero coerenza, semplicità e umiltà».
A Udine presenteranno il nuovo album. “Terzo tempo”. Legami particolari con il Friuli? «C'è sempre stato un grande fan club a Gemona. Quando nel ’76 il terremoto fece crollare le case, il teatro e ci portò via tanti amici, Augusto e io regalammo una vettura familiare a un caro amico, che era rimasto senza nulla. Il carattere emigrante dei friulani è molto vicino alla nostra “essenza nomade” e spesso per il mondo trovo friulani espatriati, che lavorano con onore».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto