Carnevale, scatta il giro di vite per la sicurezza dei carri

cordenons. Giro di vite sul fronte della sicurezza della manifestazione da parte della Pro Cordenons in vista dell’appuntamento con il Carnevale, che andrà in scena domenica 8 marzo in centro.
Quest’anno previste modifiche restrittive al regolamento per la partecipazione dei carri mascherati. Le introdurrà il consiglio direttivo della Pro loco, che si appresta ad approvarle. Riguarderanno la necessità per gli organizzatori dei carri mascherati di dotarsi di certificazioni che attestino la regolarità di impianti e strumentazioni in dotazione dei carri. «Si tratta di disposizioni che per legge esistevano già – dice il presidente della Pro, Celso Francescut – ma sulle quali fino allo scorso anno si era usata una certa tolleranza. Da quest’anno le regole saranno più rigide, questo per garantire la sicurezza dei partecipanti alla manifestazione siano essi figuranti che il pubblico».
Il Carnevale Cordenonese è una delle manifestazioni più partecipate dell’anno e risentirà anch’essa della linea prudenziale che l’associazione sta adottando. «È una politica che tutte le Pro loco stanno adottando rispetto alle loro manifestazioni – osserva Francescut – mettendo dei paletti in rispetto alle normative sulla sicurezza e anche sul fronte del decoro». In questo caso il riferimento è al divieto di vendita, somministrazione e consumo di bevande alcoliche lungo il corteo mascherato, che sarà imposto da un’ordinanza del sindaco. «Adotteremo lo stesso provvedimento dello scorso anno», annuncia Francescut.
Nel 2019 per la prima volta nella storia ventennale del Carnevale il sindaco Andrea Delle Vedove aveva infatti scelto lo strumento dell’ordinanza. Intanto le prenotazioni dei carri e gruppi mascherati al Carnevale Cordenonese sono già una ventina, su un numero massimo previsto di venticinque. «È possibile che le nuove norme previste nel regolamento – conclude il presidente – incidano sul numero finale dei carri, ma la priorità deve essere la sicurezza». –
Mi.Bi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto