«Cartelloni pubblicitari in luoghi vietati o pericolosi»
«Occorre fare chiarezza sulla gestione degli impianti pubblicitari e degli spazi autorizzati dal Comune di Pordenone». A sostenerlo è il Meetup 5 Stelle cittadino che, dopo avere verificato il Piano generale degli impianti pubblicitari e il Codice della strada, avrebbe identificato «numerose situazioni al di fuori dei regolamenti comunali e della legge. In alcuni casi è il Comune stesso a dare il cattivo esempio». L’analisi è stata svolta dopo che gli attivisti del Meetup hanno effettuato sopralluoghi in città e documentato il tutto con video e fotografie.
Tra le «irregolarità e stranezze rilevate», all’interno del ring (zona A1), nonostante sia fatto divieto assoluto di installare qualsiasi cartellone pubblicitario se non quelli dell’amministrazione comunale, «da anni campeggia sul tetto di un edificio privato un’ormai obsoleta megastruttura recante la pubblicità del marchio FriulAdria con annessi orologio, data e temperatura, spesso malfunzionanti o del tutto non funzionanti. Una bruttura architettonica in uno degli ingressi più importanti della città, all’interno di un’area (il ring) in cui ciò è vietato. Chiediamo all’amministrazione comunale chi abbia autorizzato tale impianto, dove sia la delibera della deroga, chi l’abbia firmata e possibilmente perché».
Proseguendo il percorso sulle direttrici principali di accesso alla città si nota che «viale Venezia e viale Treviso abbondano di cartelli fissi e temporanei posti spesso a distanze inferiori a quelle normate, in prossimità di incroci, vicini alla segnaletica stradale che a volte è quasi coperta. Chi ha autorizzato tali installazioni? E poi l’utilizzo dei pali dell’illuminazione pubblica, normalmente vietato per apporvi segnaletica pubblicitaria. Perché?». Poco prima della Fiera, in piena rotatoria, da anni il Comune «occupa il bordo esterno con ben tre cartelloni pubblicitari sei metri per due ciascuno, cosa, oltre che vietata dal Codice della strada, comunque pericolosa perché evidentemente rischia di distrarre le persone che stanno guidando mentre stanno impegnando la rotatoria».
«Chiediamo al Comune di fare chiarezza – concludono gli attivisti del Meetup 5 Stelle di Pordenone – e all’amministrazione di rispondere alle nostre istanze e soprattutto di togliere quanto è illecito o pericoloso, comprese le proprie installazioni. Non può prevalere la logica dell’incasso a discapito della sicurezza dei cittadini e del decoro urbano».
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