Cartiere, bene Ermolli e De Medici

TOLMEZZO
Le cartiere di Ovaro e Moggio Udinese resistono alla crisi investendo e diversificando. La cartiera Reno De Medici di Ovaro occupa 154 persone. «La proprietà – evidenzia il sindacalista della Slc Cgil dell’Alto Friuli Paolo Morocutti - ha di recente installato due nuove piccole taglierine per fustellare il cartone e ci sarà un incremento per questo di 3-4 unità per quanto riguarda l’organico. Durante la fermata di agosto sarà inoltre fatto un investimento sulle linee 1 e 2 per 3 milioni e mezzo di euro. Il Gruppo ha deciso di investire sullo stabilimento sul presupposto del basso assenteismo, dell’alta professionalità del personale e della pace sindacale. Tale intervento consentirà una produttività e una qualità maggiore del prodotto, ma anche più tipologie. In questi momenti di crisi è importante essere competitivi». Alla cartiera Ermolli di Moggio (172 dipendenti) tutte le macchine ora sono a ciclo continuo e «si prevedono anche qui – spiega Morocutti - nuovi investimenti e una nuova logistica nell’allestimento. Da 10 tipi di carta si è passati ad una trentina, migliorando la qualità e cercando nuovi clienti e ciò, «visti i risultati ottenuti finora, si è rivelato una carta vincente». Lavora bene anche la Tecnocarta di Amaro che produce tubi in cartone e occupa 27 persone, lo scatolificio 4S (24 dipendenti) di Venzone. Nel settore grafico, se si registra in generale una certa sofferenza per la progressiva digitalizzazione del materiale pubblicitario, «lavora invece bene – spiega Morocutti - la Graphic service di Tolmezzo (7 dipendenti), grazie alla vasta gamma di prodotti, comprese le insegne».
Tanja Ariis
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