Casa Cavazzini, castello e ciclovie: ecco le priorità di Udine per il 2021

Nel piano del vicesindaco anche la nuova Ztl, le rotonde di viale Venezia, due boschi urbani
Una veduta degli interni di Casa Cavazzini: il museo sarà risistemato in vista delle grandi mostre dell’autunno
Una veduta degli interni di Casa Cavazzini: il museo sarà risistemato in vista delle grandi mostre dell’autunno

UDINE. Il rifacimento di via Mercatovecchio è stata senza dubbio l’opera pubblica che di più ha lasciato il segno nel 2020 di Udine.

La pedonalizzazione ha ridato nuova linfa al centro storico, a tal punto da far passare in secondo piano i tanti patemi che il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Loris Michelini, ha dovuto sopportare per vederla completata. Arrivato il 2021, l’amministrazione punta tutto sulla sistemazione di Casa Cavazzini per far compiere un ulteriore passo in avanti a Udine.

«Siamo alle fasi finali della progettazione e a breve affideremo i lavori – chiarisce Michelini – . Entro agosto o al massimo settembre, l’intervento dovrà essere concluso, visto che a ottobre ci sarà la prima grande mostra, per la cui organizzazione ci siamo rivolti a don Alessio Geretti e al Comitato di San Floriano. Sarà una delle opere che più ci terrà occupati quest’anno e nulla deve andare storto – aggiunge –. Siamo certi che le grandi mostre rilanceranno ulteriormente la città, da un punto di vista turistico ma anche economico».

Il Comune investirà 1,2 milioni di euro per adattare Casa Cavazzini a ospitare i capolavori dell’arte contemporanea, ulteriori 650 mila euro per organizzare l’esposizione. Michelini considera strategiche anche le due nuove salite al castello: quella dal lato della biblioteca e quella da piazza Primo Maggio.

«Finalmente porteremo a termine i lavori nella biblioteca avviando la costruzione dell’ascensore e la sistemazione del sentiero che condurrà al colle del castello da vicolo Sottomonte – chiarisce l’assessore – . Dall’altro versante, quello di Giardin grande, la Soprintendenza ha chiesto di mettere assieme gli studi geologici e archeologici del colle per poter esprimere un parere definitivo.

Crediamo che nell’arco di un mese riceveremo il via libera al progetto che collegherà la piazza al castello attraverso il rifugio antiareo». Due opere che superano i 5 milioni di euro di investimento. Provando a immaginare Udine alla fine del 2021, Michelini fa riferimento anche a tutta una serie di interventi di piccolo o medio calibro, che però contribuiranno, a suo dire, a cambiare il volto di una città: «Vogliamo una Udine pulita e in ordine, e in questo senso si inseriscono tutta una serie di sistemazioni delle strade in acciottolato e in porfido, che completeremo.

Penso a via Grazzano, a via Gemona, a via Vittorio Veneto e a via Liruti. Per il centro credo che dopo l’individuazione della zona pedonale, sarà il disciplinare della Ztl a fare la differenza, visto che i turisti potranno passeggiare in tutta sicurezza».

L’assessore, tra le opere del 2021, cita anche le due nuove rotonde di viale Venezia, il completamento del Biciplan con la messa in collegamento dei vari tratti di ciclabili esistenti, compresi quelli verso i comuni limitrofi, il recupero dell’ex caserma Osoppo, la messa in sicurezza delle scuole, il nuovo parcheggio di via Sabbadini. C’è poi un tema che sta molto a cuore a Michelini, ed è l’ambiente: «Quest’anno realizzeremo due boschi urbani, uno nell’ex caserma Piave, l’altro nell’area d ell’ex cascina Mauroner, e daremo un nuovo volto al parco del Cormor.

Sarà un anno impegnativo, Covid permettendo – chiude Michelini – le persone dovranno avere un po’ pazienza per i disagi. Ma siamo convinti che la strada sia quella giusta per migliorare la nostra città».

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