Casa del mutilato, «che sperpero»

Affittata e mai usata dal Comune: Lega pronta a rivolgersi alla Corte dei conti

SAN VITO. La Lega Nord di San Vito si dice pronta ad andare sino in fondo, ovvero a segnalare il fatto alla Corte dei conti, riguardo al caso dell’affitto del Comune della cosiddetta Casa del mutilato, di proprietà dell’Anmig. In consiglio è stata data risposta, sul tema, all’interrogazione del Carroccio e a quella di Pdl e Centrodestra per San Vito. Il sindaco, Antonio Di Bisceglie, ha confermato che sono stati spesi 7.800 euro per l’affitto degli ultimi sei mesi dello scorso anno e in più è stato versato un contributo di 3.900 euro all’associazione. Inoltre, il Comune dovrebbe versare altri 7.800 euro, come da contratto: ma è una spesa che il municipio si è riservato di valutare, in attesa di capire cosa uscirà da una querelle nata tra l’Anmig e un’altra associazione in merito all’affitto dell’immobile.

La Casa del mutilato non è mai stata utilizzata dalla direzione didattica: da essa era partita la richiesta per usufruire di spazi o per l’attività didattica o per quella motoria. La nuova normativa che ha comportato l’istituzione, dal prossimo anno scolastico, dell’istituto comprensivo, con la conseguente revisione degli spazi a disposizione delle scuole, ha imposto lo stop all’operazione. Inoltre, l’allora dirigente scolastico è andato in pensione ed è subentrato l’attuale reggente. Pdl e Centrodestra parlano di «soldi buttati», rimarcando come l’amministrazione non possa «farsi dettare l’agenda dai dirigenti scolastici, peraltro reggenti, ma debba ascoltare il consiglio comunale». Si contesta l’assegnazione del contributo e si sottolinea che la nuova dirigenza ha «premuto per l’accorpamento delle medie».

«In un periodo di crisi – rileva Roberto Barel (Lega Nord) – non si dovrebbero sperperare soldi pubblici per incapacità gestionale o amministrativa: la cosa che più mi fa imbestialire è che come sempre succede in Italia nessuno sembra mai avere la responsabilità. I sanvitesi non devono pagare neanche un euro di tasse per questo fatto: chi ha sbagliato è giusto che si accolli l’intera spesa, altrimenti non potrà più chiedere loro alcun sacrificio. La questione non finisce con la risposta ricevuta in consiglio, ma avrà il giusto seguito». Barel si attende a breve qualche iniziativa “riparatoria” dalla maggioranza: «Altrimenti, se la magistratura contabile non intende muoversi di propria iniziativa, sarà compito della Lega Nord informarla».(a.s.)

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