«Casa per minori, è un servizio fondamentale per il terriorio»

Parla il titolare della coop che gestisce “La Fenice”, la struttura di Marsure cui la Lega non voleva rinnovare la convenzione

AVIANO

Un valore aggiunto da preservare: è la comunità per minori “La Fenice” di Marsure, per la quale nei giorni scorsi è stata rinnovata la convenzione da parte del Comune non senza resistenze da parte della Lega.

La gestisce la cooperativa Prisma, sorta nel 2005, grazie all’impegno di giovani professionisti del sociale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di pre-adolescenti e adolescenti affidati ai servizi sociali perché provenienti da situazioni familiari critiche, inserendoli all’interno dei progetti che caratterizzano e contraddistinguono ciascuna struttura “dedicata”, che Prisma gestisce sul territorio regionale.

«In questi anni – dice Marco Tomaini, legale rappresentante della cooperativa – ci siamo profondamente spesi per offrire ai minori la possibilità di “ristrutturare” la propria vita in maniera concreta. Il nostro lavoro, tramite l’ausilio di operatori con specifiche e puntuali competenze pedagogiche, è orientato verso la valorizzazione delle potenzialità dell’individuo, l’acquisizione di elementi di autonomia, l’ampliamento delle relazioni e l’interazione attiva con il territorio».

Tra le strutture che la coop gestisce c’è anche “La Fenice” di Marsure di Aviano, operativa dal gennaio 2011, struttura socio-educativa a carattere residenziale continuativo e permanente, aperta tutto l’anno, 24 ore al giorno. «Gli ospiti – prosegue Tomaini – sono minori in carico ai servizi sociali, portatori di disagi familiari, tali da prevedere l’allontanamento dalla famiglia di origine. Nell’ottobre 2014, la coop ha stipulato la convenzione con il Comune di Pordenone per accogliere anche i minori stranieri non accompagnati».

Attualmente nella struttura ci sono solo minori italiani. «Dall’apertura sino a oggi – dice ancora Tomaini – sono stati accolti 73 minori in stato di disagio, per ognuno dei quali è stato pensato e poi realizzato un progetto educativo individualizzato, volto a permettere agli utenti l’acquisizione di competenze in ambito formativo e di inserimento nei contesti lavorativi, condizioni che hanno sicuramente giovato ai ragazzi, una volta concluso il percorso comunitario. In ragione di questo servizio reso ai minori, alle famiglie e alla comunità, Prisma ritiene che la sua missione e la sua presenza sul territorio sia un valore aggiunto da preservare. –



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