Case “di seconda mano”, prezzi in calo del 9,7%

UDINE. Prezzi delle case ancora in flessione nell’ultimo anno, tranne qualche eccezione nel Pordenonese, almeno per quanto riguarda gli immobili usati. Se molti indicatori economici rivelano che la lunga crisi iniziata nel 2008 sembra essere alle spalle, il “risveglio” non ha però lambito il mercato immobiliare del Friuli Venezia Giulia.
Lo certifica il report del portale Idealista che tratta centinaia di abitazioni (anche di lusso) in regione e migliaia in tutta Italia. Il prezzo medio in euro per metro quadrato in Fvg a settembre 2017 è pari a 1.349 euro, con un calo del 9,7% rispetto al settembre 2016 e dello 0,2% rispetto a giugno. In pratica per acquistare un appartamento di seconda mano di 100 metri quadrati sono sufficienti, in media, circa 134 mila euro.
La provincia che ha le performance in ascesa è Pordenone. In città si sono raggiunti i 1.137 euro al metro, mentre Porcia tocca i 1.222 con un incremento del 7,9%. Qualche difficoltà a Cordenons con 1.174 euro e un calo dell’8,1% e a Maniago a quota 1.129 e un decremento del 2,1% rispetto al trimestre precedente.
A Udine servono 1.310 euro per un metro quadrato di “mattone” con un calo del 10,7% in appena 12 mesi (nel settembre 2016 erano necessari 1.466 euro) e un piccolo aumento, dell’1,3%, rispetto a giugno. Lignano Sabbiadoro è il Comune dove i prezzi delle case sono più elevati: a settembre si è superato di nuovo il muro dei 3 mila euro, per la precisione 3.003 euro, con un aumento dell’1,8% rispetto a giugno e una leggera flessione, del 2,4%, rispetto a un anno fa, quando servivano 3.077 euro.
Insomma servono almeno 300 mila euro di media per una casa vacanze usata nella città delle vacanze balneari. A Gorizia crollo del mercato proprio nel capoluogo con una flessione del 18,3% rispetto al 2016: oggi bastano 837 euro per acquistare un metro quadrato, contro i 1.024 di un anno fa. Maluccio anche Monfalcone, 953 euro al metro contro i 1.019 del settembre 2016, ma un po’ in ripresa (più 5%) rispetto a giugno. Infine Trieste, dove sono necessari 1.410 euro al metro quadrato, in calo del 6,5% rispetto a un anno fa e quotazioni stabili rispetto a giugno. Costa di più fare un affare a Muggia, dove si devono sborsare 1.650 euro, ma a giugno ne servivano addirittura 1.803.
Il trend negativo dei valori immobiliari investe tutte le regioni italiane a eccezione di Sardegna (-0,6%), Liguria (-0,4%) e Puglia (-0,2%). Tra le regioni che scontano i maggiori ribassi dopo i mesi estivi troviamo Molise (-3,6%) e Marche (-3%).
Cali superiori alla media nazionale per altre 5 regioni, dalla Lombardia (-2,3%) alla Campania (2%). Nel resto delle regioni, cali di minore entità. La Liguria si conferma la macroarea con i prezzi più elevati, a una media di 2.622 euro al metro quadro, seguita dalla Valle d’Aosta (2.466 euro) e Lazio (2.429 euro). La regione più economica è la Calabria, con 930 euro al metro quadro, davanti a Molise (998 euro) e Sicilia (1.164 euro). Mercati cittadini ancora dominati dalle svalutazioni dopo i mesi estivi, con saldi negativi mediamente in 2 città su 3.
L’usato segna il passo anche nei grandi mercati monitorati da idealista con i ribassi più sensibili a Napoli (-6%), Torino (-4,7%) e Genova (-1,8%); cali contenuti sotto la soglia dell’un per cento a Roma (-0,6%). Venezia (4.323 euro) continua a dominare la graduatoria dei prezzi di vendita precedendo Bolzano (3.427 euro) e Milano (3.399 euro). Nella parte bassa Gorizia 837 euro), Caltanissetta (774 euro) e Biella, la più economica, con 735 euro al metro quadro.
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