Case storiche, villa Romano la più visitata nel Manzanese

MANZANO. Numeri importanti e significativi anche nel Manzanese quelli dei visitatori delle 32 dimore storiche della regione che domenica scorsa hanno aperto le loro porte nella giornata nazionale indetta dall’Asdi intesa a valorizzare i patrimoni storico-culturali rappresentati da queste antiche residenze. Un’evidente sete di conoscere e visitare palazzi, corti e giardini ricchi di fascino, storia, tradizioni e cultura e, in alcuni casi, meta turistica che fa rivivere un territorio.
In centinaia hanno visitato le ville dell’agroaquileiese (Villa Elodia, Iachia, Pace) dove per offrire più fascino alle visite si poteva usufruire dei giri in carrozza, così altrettanto quelle udinesi (Palazzo Orgnani e Asquini) e delle colline moreniche (casa Asquini a Fagagna). Successo di visitatori, come anticipato, anche per le ville dei colli orientali e del Manzanese: Ottelio de Carvalho a Buttrio, Beria de Carvalho e Romano a Manzano (la più visitata) nonostante le stesse dimore fossero meta di visita in occasione della recente manifestazione Ville aperte del primo maggio e la settimana della cultura friulana dal 10 al 20 maggio, o ancora per giardini aperti il 19/20 maggio. Visitatori attenti e cortesi, attratti dalla proposta di riscoprire luoghi di straordinaria bellezza, spesso poco noti al grande pubblico, ma che sensibilizzano l’importanza della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali privati soggetti a vincolo, la cui tutela è affidata ai singoli proprietari.
Ville, castelli e parchi sono stati i protagonisti della giornata e hanno rappresentato un patrimonio culturale, storico, artistico, architettonico, paesaggistico con un riflesso rilevante sull’economia dei loro territori di riferimento, poiché mete di interessanti percorsi turistici e possibilità concreta di mantenere in vita antichi mestieri necessari per la conservazione degli immobili e dei giardini storici, come restauratori, pittori, giardinieri, vetrai, marmisti o mosaicisti. Per i visitatori è stata un’opportunità per ammirare lo splendore delle architetture, per studiare da vicino le tracce del passato, e per comprendere come l’attività dei proprietari, attenti tutori di questi beni, mantenga integre e vive queste testimonianze della nostra cultura attraverso una costante ed attenta manutenzione, stimolando così, grazie ad un humus culturale unico al mondo, lo sviluppo di attività creative e il desiderio di approfondire le proprie conoscenze.
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