Caserme vuote, Palmanova si “reinventa”

PALMANOVA. La smilitarizzazione a partire dal 1989 e lo svuotamento delle caserme dovuto al cambiamento geopolitico in atto hanno comportato per Palmanova una serie di spazi e contenitori vuoti, ma anche una diminuzione di popolazione e il venir meno di un’economia che su tale presenza era basata. Della strada intrapresa per inventarsi una nuova vocazione per la città si è parlato ieri, durante la presentazione, organizzata da Comune e Legambiente, del volume “Fortezza Fvg - dalla guerra fredda alle aree militari dismesse” di Moreno Baccichet.
Tra le centinaia di siti dismessi in Regione, Palmanova rappresenta un caso emblematico. «Con tali cambiamenti, la città – ha spiegato il sindaco Francesco Martines - ha perso più 20.000 giovani su base annua, che svolgevano qui il servizio militare, oltre all’esercito di professionisti con le proprie famiglie, che garantivano alla città una florida economia commerciale e di servizi».
Palmanova ha dovuto, progressivamente, «fare i conti» con la sola presenza dei suoi residenti, poco più di 5.000. «A ciò va aggiunto – ha aggiunto il primo cittadino - il fatto che oltre un terzo della superficie del centro storico è occupata e bloccata da caserme». Per Martines è ora necessario superare la logica del vincolo e trasformarlo in risorsa. «Per rendere di nuovo attrattiva la città – ha sottolineato - è necessaria una strategia di riconversione dell’economia. L’amministrazione comunale si è impegnata a farne una città di servizi, vocata al turismo, al settore congressuale e alla cultura, spingendo la chiamata emporiale verso il modello di centro commerciale naturale. Tutti gli investimenti sulla valorizzazione culturale della città, sul commercio e sulla riconversione urbanistica vanno in questa direzione».
A titolo di esempio il sindaco ha indicato il caso dell’area dell’ex caserma Ederle e di come il Comune stia cercando di darle un nuovo volto, puntando non sulla destinazione residenziale, ma cercando di coinvolgere il privato nello sviluppo di strutture e luoghi per i servizi e il turismo.
La serata ha visto l’intervento dell’Arpa (rappresentata dal responsabile del settore LaRea Sergio Sichenze e dal dirigente Glauco Spanghero) sul ruolo dell’Agenzia nell’analisi della situazione in Regione e nella gestione delle problematiche ambientali connesse e dell’architetto Baccichet che ha illustrato il fenomeno delle aree militari dismesse in Friuli Venezia Giulia.
Infine, l’onorevole Giorgio Zanin ha annunciato che il 23 giugno il libro sarà presentato a Roma, assieme al sindaco Martines, alla presenza del ministro della Difesa, della presidente della Regione e del direttore generale del Demanio. «L’obiettivo - ha detto - è porre la questione al centro dell’attenzione nazionale perché diventi un’opportunità per il nostro territorio, in particolar modo per Palmanova».
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