Casi di Covid19 in discoteca a Lignano, salgono a 12 i contagiati legati ai locali notturni friulani

UDINE. L’Azienda sanitaria Friuli Centrale ha completato lo screening sul personale, e su coloro che indirettamente potevano aver avuto contatto con clienti e baristi risultati positivi, delle discoteche di Lignano Kursaal, Mister Charlie e Ca’ Margherita in cui si sono registrati i primi casi di positività al coronavirus correlati all’attività dei locali notturni della cittadina balneare.
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I tamponi effettuati negli ultimi giorni hanno permesso di rintracciare, al momento, altri sei casi di positività di dipendenti impiegati dalle discoteche friulane – o comunque di persone correlate in qualche maniera ai locali stessi – anche se dal Kursaal fanno sapere come «tutti i dipendenti e i collaboratori che hanno effettuato i tamponi sono risultati negativi al test per il Covid-19». Le indagini dell’Azienda sanitaria sono state avviate dopo la positività di due ragazzi veneti risultati contagiatinella loro regione e che hanno dichiarato di aver trascorso una serata al Kursaal.
Mercoledì, poi, al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria di Udine si sono aggiunte, tra baristi e clienti, altre quattro positività di persone che hanno avuto a che fare con le discoteche Mister Charlie e Ca’ Margherita, sempre di Lignano, con l’Azienda che ha quindi proseguito i controlli su tutti coloro che lavorano nelle tre discoteche interessate. Particolare, comunque, il caso della discoteca Ca’ Margherita dove un contagio, sicuramente, è legato a un cliente che si è sentito male, è stato curato al punto di primo intervento e quindi – una volta trasportato in ambulanza – è risultato positivo al Covid dopo il tampone obbligatoriamente effettuato per legge in casi come quello.
Inoltre, si era diffusa pure la voce secondo la quale altri cinque dipendenti del club presentavano evidenti segnali di contagio – soprattutto febbre alta – da coronavirus. E se non è dato sapere, per evidenti motivazioni di privacy degli interessati, se i cinque dipendenti siano inseriti nell’elenco dei nuovi positivi del “cluster” delle discoteche, resta il fatto che il totale dei contagiati, in quei settori, sale a quota 12 unità, una cifra non secondaria, ma sicuramente di gran lunga inferiore a quella registrata in situazioni simili nel resto d’Italia, Sardegna in primis.
Sempre nella giornata di giovedì, 20 agosto, sono state accertate le positività di due minori stranieri non accompagnati rintracciati a Udine e per i quali sono state avviate le procedure per la messa in isolamento, mentre nell’elenco dei contagi vanno segnalati anche quelli di due turisti di rientro, rispettivamente, da Croazia e Spagna.
Vale la pena di ricordare, in ogni caso, come dallo scorso 13 agosto, fino a nuove disposizioni normative e comunque non oltre il 7 settembre 2020 – probabilmente prorogabile –, tutti i cittadini in rientro in Italia da Croazia, Malta, Spagna e Grecia devono effettuare il tampone al loro arrivo – ed entro 48 ore – per verificare eventuali contagi da Covid. Lo ha disposto l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Fino a questo momento la Regione ha comunicato di aver effettuato oltre 11 mila tamponi sui turisti di rientro – di cui la maggior parte nell’ex provincia di Trieste considerata soprattutto la vicinanza geografica con la Croazia e il fatto che molti residenti in Venezia Giulia trascorrano le ferie o parte di esse in Istria e Dalmazia – con l’obiettivo di completare lo screening entro e non oltre fine settimana
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