Caso Exe, il Pd attacca su costi e benefit

Udine, nel mirino dei democratici l’auto di lusso e i compensi dei dirigenti. Chiesta la convocazione di un consiglio straordinario
Udine 13 Maggio 2013 provincia consiglio Copyright Foto Press/Turco
Udine 13 Maggio 2013 provincia consiglio Copyright Foto Press/Turco

UDINE. La Exe torna nell’occhio del ciclone. Nel mirino del Pd sono finiti l’acquisto di un’auto di lusso (una Mercedes familiare) mentre i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione e le scelte strategiche che hanno portato a chiudere il bilancio con un buco da 2,3 milioni di euro. Per questo motivo i democratici hanno chiesto la convocazione di un consiglio provinciale straordinario nel quale intendono presentare al presidente leghista Pietro Fontanini dieci domande.

A incominciare dal caso Mazzaro, il leghista che ha lasciato il consiglio di amministrazione in disaccordo con i costi della società partecipata da Palazzo Belgrado, che si occupa di smaltimento e raccolta rifiuti. «Perché si è dimesso - chiede il capogruppo Salvatore Spitaleri - e perché è stato sostituito così rapidamente? Ma soprattutto perché Fontanini non ha portato all’attenzione del consiglio la perdita della Exe di 2,3 milioni di euro? Gli uffici hanno dato un parere? E i revisori?».

Per fare chiarezza sull’attività della società, il Pd è pronto a chiedere l’intervento della Corte dei Conti. «Avevamo chiesto di rinviare la discussione sul bilancio e invece, soltanto con il voto della Provincia, è stato approvato - continua Spitaleri - in tutta fretta, ma nessuno ci ha ancora spiegato i motivi di questa perdita. Siamo passati da un utile di 11 mila euro a un passivo di 2,3 milioni e non sappiamo nemmeno se sono stati presentati i bilanci di tutte le partecipate della Exe». Il timore del Pd è che le “sorprese” non siano ancora finite. «Vogliamo anche sapere - aggiunge il segretario provinciale, Andrea Simone Lerussi - chi ha autorizzato la costituzione di società partecipate in Serbia e Ucraina: che scopo avevano? Sono state chiuse o sono ancora in liquidazione da due anni?».

Il Pd intende fare chiarezza anche sulla partecipata Esco, finita al centro di un’inchiesta giudiziaria per rimborsi fittizi. «È stato disposto un monitoraggio?», si legge nel documento del Pd. Spitaleri e Lerussi vogliono poi chiarimenti sulla mancata realizzazione del gestore unico provinciale e sui nuovi progetti della Exe. «È da anni - sostengono i democratici - che la Exe è priva di prospettive industriali. Si ripete che con Palm’è si rilancerà l’azienda, ma fino a oggi quanti utili hanno portato queste attività? Esiste un piano industriale per Palm’è o al momento c’è solo il terreno su cui dovrebbe sorgere?».

La chiusura è sulla Mercedes in uso al direttore al quale lo stesso Fontanini vorrebbe ulteriormente ridurre l’ingaggio, che è stato già dimezzato da 170 mila euro lordi a circa 90 mila. «Era necessario l’acquisto di un’auto di grossa cilindrata? Perché non un’utilitaria? Si tratta di un benefit che si somma allo stipendio del direttore?». Tutte domande per le quali il Pd pretende delle risposte.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto