Caso finti vaccini, chiuso l'incidente probatorio: gran parte dei bimbi scoperti da profilassi
Si è concluso oggi, lunedì 26 marzo, l'incidente probatorio per l'analisi dei campioni di sangue prelevati dai Carabinieri del Nas, sia a Udine che a Treviso, nell'ambito delle indagini aperte dalla Procura di Udine sul caso dei sospetti finti vaccini.
Da quanto si è appreso, le analisi condotte dai periti nominati dal gip Mariarosa Persico, il medico legale Carlo Moreschi, docente dell'Università di Udine, e Giancarlo Icardi, direttore dell'unità di igiene dell'Ospedale San Martino di Genova, avrebbero confermato un'elevata scopertura vaccinale nel campione di bambini vaccinati dall'assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver finto le vaccinazioni, prima nel distretto sanitario di Codroipo e poi all'Usl 2 di Treviso.
TRADIMENTO VACCINI, TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUL CASO PETRILLO
Il quesito affidato ai consulenti si sostanziava in una valutazione statistica sulla risposta alla somministrazione dell'antigene del morbillo. Le analisi sono state effettuate nei mesi scorsi nei laboratori di Genova.
Gli esperti sono stati ascoltati in contraddittorio tra le parti alla presenza anche dei legali e dei consulenti della difesa e delle aziende sanitarie 2 di Treviso e 3 dell'Alto-Medio e Friuli Collinare.
La difesa dell'assistente sanitaria, in aula l'avvocato Chiara Pianon, co-difensore insieme al collega Paolo Salandin, ha evidenziato alcune discrepanze, sottolineando in particolare che non sarebbero stati effettuati accertamenti sulla storia clinica dei bambini che avrebbero potuto incidere sull'attecchimento del vaccino. Il giudice ha quindi restituito gli atti alla Procura che indaga sulla vicenda con il pm Claudia Danelon.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto