Caso Patrian, si muove il Pd provinciale Primo passo: isolare la “mina vagante”

«Il consiglio comunale di Azzano Decimo è andato male: tre morti e qualche ferito , speriamo di fare presto la pace. Una preghiera non guasta». Lo annota sulla propria pagina Facebook il consigliere...

«Il consiglio comunale di Azzano Decimo è andato male: tre morti e qualche ferito , speriamo di fare presto la pace. Una preghiera non guasta». Lo annota sulla propria pagina Facebook il consigliere comunale del Partito Democratico Andrea Patrian (foto), il quale ha causato, con la sua uscita dall’aula poco prima del voto, la bocciatura della mozione della maggioranza finalizzata a concedere la cittadinanza italiana simbolica ai cittadini stranieri nati in Italia e residenti nel comune di Azzano. Il suo destino politico pare segnato: secondo indiscrezioni, i competenti organi provinciali del Pd, che hanno già preso in carico la questione, sarebbero intenzionati dapprima a isolare la “mina vagante”, non facendolo partecipare a incontri e riunioni di partito e di maggioranza, per espellerlo successivamente: immediatamente dopo, il sindaco, Marco Putto, sempre secondo le voci che circolano, sarebbe pronto ad estrometterlo dalla maggioranza. La bocciatura della mozione a favore degli stranieri continua a far discutere: Michele Boria (Lega Nord) dice che «il sindaco ha appena preso parte a un “master” di politica: giovedì sera non ha compreso che, di conseguenza allo scenario venutosi a creare, sarebbe mancato il numero legale». (m.p.)

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