Caso pedana all’esame del ministro Bray

Piazza San Giacomo a Udine: il Coordinamento delle associazioni disabili scrive al governo dopo la terza bocciatura del progetto

UDINE. La querelle nata intorno alla rampa per disabili di piazza San Giacomo finisce sulla scrivania del ministro dei Beni culturali, Massimo Bray. Nel mirino di Ernestina Tam, l’instancabile presidente del Coordinamento provinciale delle associazioni dei disabili, c’è la mancata collaborazione della Soprintendenza alle Belle arti per la tutela del diritto alla fruibilità di un bene pubblico, anche per le persone con problemi di mobilità.

Perché quel progetto – a costo zero per la comunità – è già stato rimaneggiato due volte secondo le indicazioni arrivate da Trieste. Ma non è abbastanza. E poche settimane fa è arrivato il terzo “niet” dall’ufficio della soprintendente Maria Giulia Picchione.

«È con profondo dispiacere e con stupore che apprendiamo la notizia dell’ennesima bocciatura da parte della Soprintendenza regionale del progetto relativo alla rampa di piazza San Giacomo, che avrebbe finalmente reso accessibile in autonomia il plateatico a tutti i cittadini, persone con disabilità incluse – dicono dal Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni dei disabili –. Il dispiacere è acuito dal vedere che il nuovo diniego non è ancora accompagnato da giustificazioni che lo motivino, e quindi è impossibile anche provare a elaborare piccole correzioni al progetto presentato per andare incontro alle esigenze della Soprintendenza stessa».

Negli ultimi anni in Italia sono stati superati problemi ben più complessi che hanno consentito l’accesso anche ai disabili a beni storici come i mercati di Traiano, a Roma, o gli scavi di Ostia antica. In piazza San Giacomo «si tratterebbe di superare un dislivello minimo, con un progetto di rampa elaborato dall’architetto Stefano Carlutti già condiviso dal Comitato, dal Comune e dal Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche», spiegano dal Coordinamento.

Superare gli ostacoli che impediscono un’esistenza quanto più paritaria a tutti non è solo una norma di buon senso, ma trova applicazione in diversi gradi del corpus legislativo italiano.

«Dal decreto del Presidente della Repubblica 503 del 1996, dove si prescrive che a tutti gli edifici e spazi pubblici esistenti, anche se non soggetti a recupero, siano apportati gli accorgimenti che possono migliorare la fruibilità da parte delle persone con disabilità – spiegano dal Coordinamento –. Un decreto che trova applicazione anche nella legge 18 del 2009 che vede l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche come un impegno e sancisce il diritto delle persone con disabilità ad avere riconosciuta una piena partecipazione alla vita pubblica, culturale e ricreativa. Invece a Udine la Soprintendenza prolunga una situazione di illegalità».

Ma non è tutto. Esistono infatti anche le linee guida dettate dallo stesso Ministero di via del Collegio Romano in cui è previsto il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale e «garantire l’accessibilità ai luoghi di interesse culturale diventa un compito prioritario da porre alla base di qualsiasi intervento di conservazione e valorizzazione».

Invece «la Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia continua a bocciare da troppi mesi ogni ipotesi senza elaborare suggerimenti o altre proposte, limitandosi a un diniego. È evidente che tale atteggiamento non risulta più accettabile – è l’ultimatum del Coordinamento –, considerato anche che si pone in contrasto con norme nazionali».

Ma c’è di più: «A questo punto nulla impedisce ai cittadini con disabilità o alle associazioni che li rappresentano, di promuovere un ricorso al tribunale competente a tutela delle persone con disabilità da tutte le discriminazioni, dirette o indirette, perpetrate ai loro danni – chiosa il Coordinamento –. L’impossibilità di raggiungere in autonomia la più bella piazza cittadina a causa di una mancata eliminazione delle barriere architettoniche e percettive, è sicuramente una discriminazione».

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