Caso Pilosio, la Guardia di Finanza sequestra il patrimonio milionario del funzionario ministeriale

In trent'anni di corruzione Michele Candreva aveva accumulato illecitamente averi per oltre 2,5 milioni di euro: sequestrati conti bancari, sei immobili e una Mercedes. Determinanti le annotazioni su un'agenda degli incassi ricevuti dalle tangenti

UDINE. La cura certosina con cui Michele Candreva annotava, manualmente, sin dal 1989, gli incassi delle numerose tangenti ottenute dall’utenza con cui, istituzionalmente, si relazionava, gli si è ritorta contro, costandogli la perdita dell’intero patrimonio accumulato negli anni.

La Guardia di Finanza ha sequestrato all'ingegnere coinvolto nello scandalo delle tangenti della Pilosio, 4 depositi bancari per una cifra pari a 400.000 euro, 6 immobili da un valore di oltre 2 milioni di euro e una Mercedes. Un patrimonio che si aggira sui 2,4 milioni di euro.

Caso Pilosio, nell’agenda mazzette per oltre due milioni

L’ingegnere Michele Candreva, funzionario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato arrestato, nel novembre 2016, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Udine per le tangenti pagategli dalla Pilosio.

Al momento della cattura, i militari avevano rinvenuto, oltre a gioielli, contanti e buoni benzina per 65.000 euro, anche un’agenda, sulla quale il funzionario aveva annotato tutti i compensi percepiti per le sue infedeli prestazioni dal 1989 sino al giorno prima dell’arresto.

Accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, Marco Panzeri, il giudice per le indagini preliminari di Udine, Matteo Carlisi, ha disposto il sequestro, propedeutico alla confisca, dei rapporti bancari, dei beni e delle proprietà immobiliari di valore, nel complesso, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dal funzionario ministeriale.

La ricostruzione operata dai militari infatti, oltre a confermare l’esistenza di una vasta platea di società coinvolte nel pluriennale comportamento criminale di Candreva, che – come coordinatore di due importanti commissioni del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la prima sulle opere provvisionali, e, la seconda, sugli impianti di sollevamento – aveva fatto ben intendere, a tutti i suoi interlocutori, di avere il potere di rallentare od accelerare la concessione delle varie autorizzazioni demandate alle rispettive competenze, ha permesso di quantificare il patrimonio del funzionario in oltre due milioni di euro, fra titoli, polizze assicurative ed immobili.

Corruzione, nei guai l’ex e il nuovo ad della Pilosio
Feletto Umberto 18 novembre 2016.Stabilemento della Pilosio..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

Il provvedimento di sequestro adottato consente di sottrarre ai corrotti e ad una vasta platea di criminali, in vista della successiva confisca, le ricchezze non giustificabili con l’incasso di entrate regolari, in maniera tale da sterilizzare i benefici economici che la loro condotta illecita aveva, nel frattempo avuto, sul loro tenore di vita.

In ottemperanza all’ordine, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Udine hanno, quindi, sottoposto a sequestro 4 depositi bancari, per una cifra pari a 400.000 euro; 6 immobili – tra cui uno di gran pregio, situato in una zona residenziale della Capitale – del valore di circa 2 milioni di euro ed una autovettura Mercedes, per un totale di 2,4 milioni di euro.

Le condotte criminali tenute dal Funzionario infedele con le molte altre aziende insistenti in diverse province e regioni sono al vaglio delle competenti Procure della Repubblica.

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