Caso Plateo, si ritirano tutte le parti civili

AZZANO DECIMO. Volantino diffamatorio, il giudice Monica Biasutti ha fissato la data della sentenza: 14 gennaio 2013. Intanto le ultime parti civili sono uscite dal processo. Un gesto conseguente alla lettera di scuse che l’imputato, il dentista Alberto Plateo, aveva inviato loro.
«Le manifesto la mia solidarietà e la più sincera critica per le espressioni contenute nel volantino anonimo. Tanto più che quelle espressioni, ancorché estranee al mio modo di esternare il pensiero e quindi ai miei principi, vengono addebitate a me in sede giudiziaria penale, come se ne fossi l’autore. Nell’esprimerle la mia stima, ribadisco totale estraneità a questa, anche per me, spiacevole vicenda».
La “lettera di stima” era stata inviata dal dentista alle 8 persone che si erano costituite parte civile nel processo per diffamazione che lo vede imputato. Plateo è accusato di essere l’autore del volantino diffamatorio circolato ad Azzano Decimo all’indomani delle amministrative del maggio 2007. Le cinque parti offese che si erano costituite con l’avvocato Marco Zucchiatti avevano rinunciato già nella scorsa udienza: si tratta di Roberto Innocente e del padre Gino, di Maurizio Mascherin, Emilio Minatel e Maurizio Gaspardis. A loro ieri si sono aggiunti coloro che erano rappresentanti dall’avvocato Francesco Fortunato: Gabriele Pardini, Michele Boria e Monica Padoan.
Nella prossima udienza sarà sentito quale testimone il comandante della stazione carabinieri di Azzano Decimo luogotenente Andrea De Trane: il giudice (che ha rilevato il processo da un altro magistrato) intende conoscere come si è arrivati all’identificazione dell’imputato, visto che le querele erano state sporte contro ignoti. Subito dopo la parola ad accusa e difesa (visto che le parti civili non ci sono più) e la sentenza.
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