Caso vaccini, Burioni: «Gli insulti a Bassetti? Questo è il risultato del fanatismo»

UDINE. La posizione è quella di tutti i medici del mondo. La sostiene Roberto Burioni, come Matteo Bassetti, sulle vaccinazioni o su altri temi che interessano la salute, non è l’opinione – discutibile – di un ciarlatano.
«Per fare un paragone, non ci sono pompieri che ritengono che la benzina vada a fuoco e altri pompieri che la benzina non brucia. Per cui - è la considerazione del professore - è incredibile che ci trovi a venire minacciati per il semplice fatto di dire la verità».
Roberto Burioni, immunologo, docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica, è finito più volte nel mirino dei no-vax, oggetto di insulti e minacce per la propria posizione pro-scienza.
Professore, perché questo accanimento?
«Sinceramente ritengo che abbia dell’incredibile il fatto che ci si trovi minacciati per il solo fatto di dire la verità. Al collega va tutta la mia solidarietà perché so che cosa vuol dire venire insultati e minacciati».
Insulti e minacce, a lei come a Bassetti, sono arrivati per la posizione assunta sui vaccini.
«Ma la nostra è la posizione di tutti i medici del mondo. Lei non troverà un pompiere che le dice che la benzina è infiammabile e un altro pompiere che sostiene invece che no, la benzina non va a fuoco».
Quel che preoccupa è la deriva violenta di chi è contrario all’obbligo vaccinale perché teme le reazioni avverse. Forse all’origine dei movimenti no-vax ci sono persone che hanno patito le conseguenze negative della vaccinazione...
«Persone che “pensano” di aver avuto conseguenze negative».
E le reazioni avverse?
«Con i vaccini di oggi i danni sono talmente rari che è difficile calcolarne la frequenza. Una volta erano meno sicuri, anche per le modalità di produzione, ma oggi le reazioni avverse sono rarissime».
Resta la violenza della protesta che si declina, appunto, in gesti come quelli rivolti al professor Bassetti e a lei.
«La causa è il fanatismo».
Un clima da caccia alle streghe o da inizio ’600, con Galileo che sosteneva “...eppur si muove” e lo hanno condannato a morte...
«Sono costoro che pensano di essere i nuovi Galileo. Solo che per essere Galileo bisogna avere ragione».
Mentre la ragione sta...
«Dalla parte della scienza. È strano che vengano insultate persone come me o come Bassetti da chi, trascorsi dieci minuti su Google, si sente l’esperto mondiale dei vaccini».
Il rimedio?
«Migliorare l’informazione»
Della ormai famosa proroga delle sanzioni a chi non ha vaccinato i propri figli, che cosa ne pensa?
«Fatico a comprendere. Quella legge sta funzionando, sta facendo salire le coperture vaccinali e quindi è una legge che potenzierei. Il quadro mi pare confuso, vedremo alla fine che cosa accadrà. La cosa migliore, in questo momento, è attendere».
Professore, dopo le minacce un fotomontaggio la vede come Moro, imbavagliato davanti al simbolo delle Brigate rosse.
«In passato mi hanno paragonato a Hitler, a Goebbels, a Stalin... Questa volta direi che mi hanno fatto un complimento, perché Aldo Moro era una persona per bene». —
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