Cassa integrazione alla Sisecam di San Giorgio di Nogaro: da marzo a casa 114 operai su 140

La decisione del player internazionale del settore del vetro motivata da un calo delle commesse. L’azienda: approfitteremo per sistemare il forno

Francesca Artico
La Sisecam Flat Glass Italy di San Giorgio di Nogaro, player internazionale nel settore del vetro
La Sisecam Flat Glass Italy di San Giorgio di Nogaro, player internazionale nel settore del vetro

Calano le commesse e quindi la produzione, così la Sisecam Flat Glass Italy di San Giorgio di Nogaro, player internazionale nel settore del vetro dal 2016 in Friuli, mette in cassa integrazione ordinaria dal 1º marzo 114 dei circa 140 dipendenti per un periodo di 13 settimane. Il 28 febbraio ci sarà un’assemblea con i lavoratori, indetta dalle sigle sindacali, per aggiornarli sulla situazione.

A siglare l’accordo per la Cig ordinaria sono stati venerdì 21 febbraio i sindacati della Femca-Cisl, della Filctem-Cgil, della Uiltec-Uil e dell’Usi (Unione sindacale italiana), presenti per Sisecam Elisa Benvenuto Eichar di Refel, azienda del gruppo, Simone Coren responsabile risorse umane, Elena Pividori di Confindustria Udine, e dalla Turchia, in collegamento, i referenti del Gruppo Sisecam.

Come spiegano Pasquale Lombardo (Csil), Gianpaolo Giuliano (Cgil) e Antonino Mauro (Uil), l’azienda «ci ha informato che approfitterà di questo momentaneo stop per un intervento di manutenzione straordinaria al forno al fine di migliorare la produzione, in attesa del rifacimento completo previsto per il 2030. Pertanto – rimarcano – la cassa integrazione ordinaria potrebbe essere prorogata dopo le 13 settimane in quanto le tempistiche sono dettate dal recupero dei materiali per i lavori, che devono essere trovati sui mercati internazionali, e dall’intervento stesso».

Lombardo si dice «preoccupato per il percorso produttivo: auspico che il mercato riprenda prima che ci possano essere conseguenze più gravi. Va detto – afferma – che l’azienda alla firma per la Cig ordinaria, ha accettato le nostre proposte, inerenti l’anticipo delle spettanze ai lavoratori, che così potranno essere tutelati».

È stata chiesta anche la rotazione dei lavoratori che non sono in cassa integrazione: infatti non ne sono soggetti gli impiegati (lavorano per tutti i siti italiani) e i manutentori. Giuliano sottolinea che la proprietà «ci ha informati che il settore del vetro dal 2022 al 2024 ha avuto un calo del 35%: più avanti ne sapremo di più.

Credo – rimarca – che la Cig dovrà essere prorogata in quanto il rifacimento parziale del forno richiede tempo, anche se il riavvio è previsto per novembre. Inoltre se non ci sarà un repentino recupero delle commesse, credo che il provvedimento possa protrarsi per tutto il 2025».

Mauro sostiene che «sicuramente il momento non è dei migliori: c’è un calo delle commesse conseguente alla crisi del mercato di settore. Il problema è riuscire a tenere agganciati i lavoratori se i tempi di riavvio si prolungheranno». 

 

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