Catia Pagnutti: diamo continuità a una giunta che ha lavorato bene

MARTIGNACCO. La coerenza, data dal sostegno di un centrodestra unito e trasparente che non punta su alleanze mascherate da civiche; la concretezza, per realizzare ciò che davvero si può fare; la conoscenza, del territorio e quella portata dai volti nuovi impegnati nella sfida delle Comunali. Sono le tre “C” su cui si basa il percorso elettorale di Catia Pagnutti, candidata sindaco alle comunali di Martignacco.
«Abbiamo ben chiaro quali sono le esigenze del comune – commenta l’ex assessore alle politiche sociali –. Non poteva essere altrimenti, visto che la coalizione rappresenta la continuità con un’amministrazione che ha lavorato bene per le infrastrutture, nel sociale, nell’ambiente, per la cultura, l’istruzione e le politiche di bilancio».
La coalizione a sostegno di Pagnutti è composta dalla lista civica “Catia Pagnutti sindaco” (capolista l’ex assessore alla cultura, Gianni Nocent), da Fratelli d’Italia/Forza Italia (capolista l’ex sindaco Marco Zanor) e dalla Lega.
È il capolista, Marco Roiatti, a sottolineare le intenzioni del partito, non senza pizzicare uno dei candidati-rivali, Gianluca Casali. «Questa è l’unica lista della Lega presente. C’è qualcuno che si è spacciato per leghista da sempre, ma costui, che c’ha messo il bastone tra le ruote fino all’ultimo, non ha la tessera. Ha fatto cadere la sezione di cui era segretario anni fa mettendo in difficoltà tutti gli elettori della Lega a Martignacco – afferma Roiatti –. Ora vogliamo ricostruire una realtà forte e il nostro sostegno a Catia è compatto».
«Noi, a differenza di altri, siamo persone libere nel pensiero e nelle azioni – precisa Pagnutti –. Ringrazio chi mi ha aiutato nella raccolta firme, anche i consiglieri provinciali Leonardo Barberio e Marzio Giau».
La candidata, che diventerebbe il primo sindaco donna del paese, si impegnerà su tre fronti. «Il commissariamento ha comportato un “distacco” tra struttura amministrativa e comune – dice l’ex assessore – e si dovrà pertanto, prima di tutto, recuperare il senso di fiducia e leale collaborazione tra le due componenti».
E poi niente Uti e niente immigrati. «Auspicando, da parte della nuova amministrazione regionale, una radicale modifica della legislazione sulle autonomie locali, si ribadisce la contrarietà ad aderire all’Uti di appartenenza – continua Pagnutti – la contrarietà all’ospitalità di richiedenti asilo».
Per chi vuole conoscere il programma della candidata, Pagnutti incontrerà i residenti (alle 20.30) domani in sala Caduti di Nassiriya a Martignacco, l’11 aprile al centro civico di Torreano, il 18 all’osteria Da Poldo a Nogaredo e, infine, il 26 all’auditorium Impero a Martignacco.
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