Cattivi odori, centralina Arpa in via Fratte
FIUME VENETO. I tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ieri pomeriggio hanno posizionato una centralina mobile per il rilevamento della qualità dell’aria in via Fratte, zona nella quale, due settimane fa per quattro giorni consecutivi, si erano avvertiti odori particolarmente sgradevoli.
A richiedere l’intervento da parte dell’Arpa era stato il capogruppo di Flumen, Michele Cieol. Un’istanza, quella del coinvolgimento dell’Agenzia per l’ambiente, partita anche dai residenti, molti dei quali esasperati per i quattro giorni in cui dicono di essere stati costretti a rimanere tappati in casa e preoccupati che il fenomeno si possa ripresentare.
Non è dato sapere fino a quando proseguiranno i monitoraggi, allo stesso modo non è stato possibile appurare se, come richiesto da alcuni abitanti, una serie di monitoraggi verrà portata avanti anche all’interno dell’azienda ubicata sulla strada: secondo qualcuno, le cause delle puzze sono da ricercare nei processi produttivi della fabbrica in cui si lavora la plastica.
In molti, in via Fratte, hanno fatto riferimento al modus operandi adottato dai Comuni di Azzano Decimo e San Vito nei tentativi di porre fine a fenomeni analoghi.
Un primo passo, attraverso il posizionamento della centralina dell’Arpa, è stato fatto: ora i residenti si attendono un passaggio successivo, ovvero l’ingresso dei tecnici nella fabbrica che un numero crescente di residenti individua come cause dell’odore acre avvertito, per quattro giorni, in via Fratte.
«E se esistesse una falla nei processi produttivi?», si chiede più di residente in via Fratte, temendo che questo possa produrre «nuovamente puzze indicibili che ci hanno impedito di vivere liberamente». (m.p.)
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