Cattivi odori in cimitero a Sacile, il custode: usate fiori di plastica
SACILE. L’odore è nauseabondo e il caldo torrido lo esalta: nel cimitero di San Odorico arrivano telefonate di apprensione. «È scoppiata una bara? – è stato il dubbio di alcuni sacilesi –. Ci sono perdite dai loculi?». I servizi cimiteriali l’hanno escluso: il problema è quello dei fiori appassiti nell’acqua che manda un fetore nauseabondo.
“Colpa delle temperature alte – hanno spiegato i custodi del camposanto –. I ricambi dei fiori sono diminuiti con la gente in ferie e sarebbe meglio che il Comune prevedesse nel nuovo regolamento cimiteriale l’obbligo di fiori finti, davanti alle tombe, durante l’estate».
Le tombe sono circa 5.200. «La proposta che hanno presentato alcuni sacilesi è quella di mettere fiori artificiali – ha confermato Mirko che cura al massimo i cimiteri sacilesi –. Nei mesi estivi il problema degli odori nauseabondi è ciclico». I fiori finti potrebbero risolvere anche il solito problema della microcriminalità tra le tombe: i ladri di rose e margherite non perdono il vizio.
«Due problemi risolti, con i mazzi di plastica o seta – ha rinnovato la proposta Diana una collaboratrice scolastica che ha i genitori sepolti in via dei Cipressi –. Meno furti e meno fiori appassiti con i gambi secchi nell’acqua che manda un fetore nauseabondo, in questi giorni. L’odore di marcio c’era anche la scorsa estate».
Si va a periodi, ma la crisi svuota i portafogli e aumentano i casi dei mazzi di viole e calle scippati. Le denunce alle forze dell’ordine non ci sono quasi mai: pochi hanno rinunciato ai fiori alla memoria, ma la catena dei furtarelli del valore di qualche euro va avanti in via dei Cipressi.
«Ladri dei morti – aveva segnalato Lino Antoniolli che porta i fiori sulla lapide dei parenti –. Hanno rubato anche le campanelline e le rose a una tomba “bianca” di una bambina morta in culla: lasciano il vaso di plastica vuoto e l’amarezza di una razzia fuori luogo». Quello dei furti tra le tombe è un fenomeno che fa indignare, al di là dell’entità monetaria del bottino. I ladri la fanno franca, quasi sempre. «Il cimitero è stato razziato di rame – ha Mirko –. I fiori sono un obiettivo costante di qualche furfantello, ma il problema delle puzze capita in estate».
È impossibile fare una stima dei danni, ma i furti estivi sono in calo: proporzionale al numero dei mazzi sfioriti e nauseabondi.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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