Cavi di rame tranciati, furti in più punti

La segnalazione dell’ambientalista Mella: «Ladri in azione dal novembre 2013, agiscono di notte»

SACILE. «Cavi di rame tranciati: da novembre 2013 è scattata la razzia sulla tratta ferroviaria Sacile-Gemona». Vittorio Mella è l’ambientalista liventino volontario tiene monitorata la situazione, a partire dalla fermata sacilese di San Liberale: «I cavi di rame servono per la massa. Se ne trovano di tranciati anche verso la stazione di Aviano. I furti avvengono nottetempo: c’è un viavai anomalo lungo i binari, secondo alcuni residenti».

La tratta Sacile-Aviano è illuminata dai “flash” di Mella na anche da altre luci. «La situazione ha del grottesco – osserva l’ambientalista – Sull’ex linea ferroviaria sono posizionate lanterne semaforiche che regolavano il flusso e i movimento dei convogli: sono tuttora funzionanti e ferme sul rosso da tre anni, mattina e sera. Da quando la linea ferroviaria è stata, di fatto, soppressa nessuno spegne le luci. Da allora nessun treno ha più trasportato pendolari o turisti».

In tempi di spending-review, di tagli a tutti i settori, le lanterne semaforiche accese su un tratto di binario morto hanno aperto la discussione. L’ennesima sulla ferrovia pedemontana che molti vorrebbero riaperta, ma che difficilmente lo sarà più.

«Un residente ipotizzava che ciò sarebbe stato per lo meno comprensibile se la linea fosse utilizzata in casi di emergenza e di controllo da parte dei tecnici di Rete ferroviaria italiana – puntualizza Mella – Un’ipotesi smentita dai fatti: lungo la linea, a partire da Sacile, sono stati messi a segno vari furti di rame, ma non solo».

I ladri hanno portato via materiale elettrico come i cavi di collegamento a massa dai binari. Senza questi collegamenti nessun treno può viaggiare sulla linea, osserva il sacilese, che incalza: «A cosa servono le luci accese? Pagano sempre i cittadini. Tanti sacilesi e avianesi chiedono chiarezza». E cita un caso per tutti: le lampade accese di notte in via Stadio, sotto la pensilina senza treni.

«Sprechi senza possibilità di giustificazione – commenta l’ambientalista, critico verso una situazione alquanto paradossale – È vero che sul tratto di linea vi sono numerosi ex passaggi a livello senza barriere, ma nemmeno in questo caso quelle lanterne accese hanno un significato. Quindi perché non spegnerle, rendendo un buon servizio alla collettività?». Pare che la spesa della bolletta elettrica in carico alle Ferrovie sia sostenibile.

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