Cavo tranciato, collegamenti ferroviari in tilt

Pesanti disagi nella tratta da e per Trieste. Maxi-ritardi accumulati da quattordici treni

TRIESTE Quattordici treni in ritardo a causa di un guasto, ieri, nella tratta fra Trieste e Monfalcone. I disagi sono scattati alle 9.50 di mattina, quando la ditta romana Gcf (Generale costruzioni ferroviarie), impegnata in un intervento di innovazione tecnologica alla stazione di Monfalcone, ha erroneamente tranciato un cavo di alimentazione a terra mandando in tilt il funzionamento dei segnali che regolano il traffico dei treni.

Non potendo più fare riferimento sui semafori disposti lungo la linea ferroviaria, i convogli in arrivo e in partenza da Trieste hanno dovuto rallentare nella tratta da Monfalcone alla Stazione centrale.

Di fronte a ogni segnale, hanno dovuto aspettare dalla stazione un via libera “manuale” per continuare il tragitto. Così via fino a destinazione. Pesante il bilancio per i viaggiatori a bordo: dei 14 treni coinvolti dai ritardi, la sorte peggiore è toccata a chi era salito sul Venezia-Trieste partito alle 7.05, giunto a destinazione con un’ora e 30 minuti di ritardo.

Viaggio infelice anche per i passeggeri a bordo del Venezia-Trieste partito alle 7.18 e arrivato alla Stazione centrale con 50 minuti di ritardo. Quarantacinque i minuti di ritardo per chi è invece partito dal capoluogo veneto con il treno delle 9.11, diretto sempre a Trieste.

Gli altri nove treni regionali coinvolti dal guasto alla linea, hanno subìto rallentamenti minori, dai 10 a 50 minuti. L’incidente ha rallentato anche il viaggio di due treni a lunga percorrenza, sia la Freccia Trieste – Torino della 9.38, sia l’Intercity Trieste – Napoli in partenza alle 13.01.

La situazione è tornata alla normalità soltanto intorno alle 13.30, quando ormai il traffico ferroviario era già stato ampiamente messo a soqquadro.

É ancora troppo presto per sapere se e quali provvedimenti Rfi prenderà nei confronti della Gcf, la ditta specializzata in questo tipo di interventi, cui da contratto spetta il potenziamento tecnologico della stazione di Monfalcone.

In questo periodo, la società romana è alle prese con una serie di lavori propedeutici al potenziamento vero e proprio: si tratta, spiegano da Rfi, di interventi complicati che serviranno a sostituire, entro la fine del 2014, l’impianto esistente. Come la maggior parte delle stazioni italiane, anche a Monfalcone l’impianto in funzione lavora con una logica elettromeccanica.

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