C'è l'Inter al Friuli: per l'Udinese è come giocare fuori casa
UDINE. Ancora una volta l’Udinese ha giocato in trasferta, anche se il tifo costante della Nord, seguita a sprazzi pure dai distinti, ha sostenuto la squadra per tutta la partita. Ai gol dell’Inter e soprattutto dopo la rete della vittoria i sostenitori nerazzurri sono spuntati come funghi tra i seggiolini degli spalti del Friuli, con tanto di coretto «Inter, Inter» scattato in tribuna centrale. In ogni caso, il colpo d’occhio ieri allo stadio era davvero bello con tutti i settori dell’impianto praticamente pieno.
Dirigenza. E si sono goduti una partita da tre punti i dirigenti dell’Inter che si sono seduti in tribuna d’onore accompagnati sempre da guardia del corpo e hostess dedicata: spiccavano tra gli altri i volti dell’ex calciatore Javier Zanetti, del figlio operativo di Jjndong Zhang, Steven, e di Jun Liu.
Terremoto. Prima dell’inizio della partita a bordocampo sono stati salutati idealmente tutti i comuni del Centro Italia colpiti dal sisma, in cui rappresentanza c’era Gianpiero Fusaro, presidente del Gruppo azione locale della valle Umbra e dei monti Sibillini di Foligno e Norcia. Con lui anche il sindaco di Gemona, Paolo Urbani, che ha lanciato la raccolta fondi legata alla vendita del poster della squadra realizzato con la maglia celebrativa dei 120 anni. «Vedendo le immagini di quei paesi – ha detto Urbani a tutto lo stadio – abbiamo rivisto noi stessi e tutto quello che abbiamo passato. Per onorare i 40 anni dal sisma friulano è nostro dovere aiutare questa gente. Quindi, doniamo tutti».
Brutti cori. Hanno cantato i tifosi presenti allo stadio. Lo hanno fatto gli ospiti che hanno riempito tutta la Sud, e non solo il settore ospiti, con cori insistenti, e lo hanno fatto i sostenitori di casa, che hanno cantato fino alla fine.
Ha lasciato un po’ perplessi, però, qualche “Buuuu” razzista nei confronti di Fofana e Zapata piovuto dal settore interista, e pure «Come la Juve, voi siete come la Juve» indirizzato ai giocatori friulani, colpevoli secondo i tifosi nerazzurri di essere avvantaggiati dai fischi dell’arbitro. Va bene il tifo, ma in questo caso meglio stendere un velo pietoso.
Delneri. Anche domenica per il tecnico friulano il coro della Nord: «Uno di noi, Delneri uno di noi». L’allenatore di Aquileia ha ringraziato salutando i propri tifosi, prendendosi anche gli applausi della tribuna per uno stop perfetto fatto a un paio di metri dalla panchina. Peccato che pochissimi minuti dopo sia arrivato il pareggio dell’Inter.
Handanovic. È stato accolto come non fosse mai andato via da Udine il portiere sloveno Samir Handanovic, che nel secondo tempo ha giocato proprio sotto la curva dell’Udinese. L’estremo difensore dell’Inter si è riscaldato per quasi tutto l’intervallo sotto la Nord e poi è stato acclamato come accadeva quando giocava con i bianconeri dagli ultras.
Saluto finale. Alla fine della partita, nonostante il risultato negativo, la squadra di Delneri è andata a salutare i propri tifosi, che l’hanno applaudita dimostrando di aver apprezzato l’impegno profuso dai bianconeri dal primo all’ultimo minuto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
