C’è Sanremo nel futuro del pescatore barricadero

Marano, la storia di Alessandro Cimigotto che ora punta dritto al Festival. Si incatenò in difesa della pesca al rampone: ora la sua canzone spopola sul web

MARANO. Da pescatore impegnato nella difesa dei diritti della pesca, al contratto con una casa discografica, e prossimo cantautore, in dialetto maranese, a Sanremo. Questa è la bellissima storia di Alessandro Cimigotto, in arte Mr. Bernywood, trentenne di Marano Lagunare con la passione per la musica, che, grazie alla vittoria al Festival della Canzone maranese del 2012 con la canzone “No me par vero”, il cui filmato ha spopolato su youtube, è stato notato dalla casa discografica Ghiro Records di David Marchetti (noto compositore italiano che nel 2002 ha vinto Sanremo con una canzone cantata da Anna Tatangelo) che lo ha contattato e messo sotto contratto, facendogli incidere anche due singoli. Il genere musicale che preferisce, sono il reggae e il rock, acne se non disdegna qualche svarione pop.

Da poco è uscito e sta riscontrando grande successo, su Itunes, il singolo “Milf”, che a giorni si potrà sentire anche in radio, canzone, di cui è anche autore, che racconta la bellezza delle donne non più giovanissime che oggi si incontrano. A breve pubblicherà un altro singolo, in preparazione di Sanremo.

Alessandro, pescatore di professione, attività che ha svolto fino a poco tempo fa assieme al padre con il peschereccio di famiglia, è un ragazzo dolce e semplice, molto legato alla sua terra e alle sue tradizioni, e ai problemi della sua gente. Impegnato nella difesa dei diritti del settore, era stato uno dei pescatori che qualche anno fa si era incatenato davanti al Municipio, per protesta contro le direttive regionali che mettevano fuorilegge il rampone, strumento maranese per la pesca in laguna, che di fatto limitava l’attività del comparto.

Un impegno mai venuto meno verso un mondo con il quale ha condiviso gli anni della sua adolescenza, e che ora intende far conoscere anche tramite le sue canzoni. Assieme al suo gruppo, i Camarillo Brillo, ha sempre cantato in dialetto le canzoni di cui è autore, canzoni che, come dice lui, «vogliono, in modo divertente, far riflettere e pensare la gente su temi sociali, come quelli ambientali e il territorio, sulla pesca, ma che contengono anche riferimenti politici.

Mi piace comporre i testi in maranese - dice - perchè voglio mantenere vivo questo bellissimo dialetto, e farlo conoscere anche fuori dai confini regionali, magari portandolo anche a Sanremo». Ma perchè per uno che ama tanto la parlata maranese, si chiama Mr. Bernywood? «Semplice: Berny perchè così mi chiamavano da piccolo gli amici, e wood in onore ai mitici Rolling Stones, che sono il mio gruppo preferito». Per Alessandro questo è un momento d’oro da condividere con la sua gente: il 16 agosto si esibirtà in paese in occasione della Triennale.

 

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