C’è un solo bidello, per entrare a scuola c'è un campanello

SACILE. «Porte chiuse per la sicurezza a scuola: c’è un bidello su 2 mila metri quadri». Alla Vittorino da Feltre accesso sprangato e il cartello, dopo 6 mesi di scuola, indica le operazioni per l’ingresso come fosse il Pentagono. «Suonare e attendere: in caso di mancata apertura telefonare al 71118». E la spiegazione: «Il personale in servizio essendo da solo potrebbe essere impegnato in un’altra ala dello stabile«.
L’organico dei bidelli ai minimi storici in via Ettoreo, esclude la fretta per l’ingresso a scuola. «Miracoli non se ne fanno e colpe non ne ha la scuola – dice Tommaso Cirelli rsu in consiglio dell’istituto comprensivo –. L’istituto comprensivo di 2.500 iscritti divisi in 11 plessi e un Centro territoriale per adulti, ha pochi bidelli. Ci sono 198 scolari da tutelare in sicurezza nella primaria Vittorino e due bidelli su due turni. Dieci anni fa eravamo in 7 ausiliari, poi siamo stati dimezzati qualche anno fa e il taglio continua».
Alla Vittorino: due bidelli su 2 mila metri quadri di aule in due piani da pulire, con 8 cancelli nel cortile. Tanto che 5 sono stati chiusi a chiave, due si aprono al suono delle campanelle e uno soltanto rimane aperto non-stop. »Manca personale – riprende il filo del carico di lavoro Cirelli –. A lungo andare, anche la schiena ne risente», Due braccia ogni sei ore. Si somma l’incombenza del telefono, accoglienza genitori e lo smistamento delle circolari. «Per entrare, i genitori o fornitori devono suonare e attendere qualche minuto. Se non si apre il cancello o il portone possono telefonare, altrimenti non sentiamo – la spiegazione è chiara -. Stiamo lavorando su un altro piano, perché tentiamo di metterci avanti con le pulizie».
Un plesso in due e, part-time tre pomeriggi a settimana, arriva il rinforzo di altre due braccia. Quando un bidello si ammala, il supplente deve arrivare in fretta per non mettere in freezer la funzionalità. «Siamo al limite in via Ettoreo – hanno perso tre ausiliari in un anno dicono i collaboratori che devono farsi in quattro -. Soffriamo il sottorganico e rischiamo lo stress».
La categoria non ha turn over. Pochi, i pensionamenti 2013 e le assunzioni in ruolo sono al palo da 7 mesi. «I precari sono il 20% della categoria – conclude –. Un part-time di 6 ore vale 190 euro di salario mensile e non si vive.
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