Celebrato a Pordenone il “funerale” dei tigli abbattuti: fiori, candele e cartelloni per gli alberi all’ex Fiera

In tanti, domenica sera, 17 marzo, hanno dato l’ultimo saluto ai tanto amati tigli, depositando una piantina e accendendo un lumino all’ingresso del cantiere blindato dell’ex Fiera, su cui sono stati affissi diversi cartelloni con poesie, ricordi e messaggi d’affetto

Edoardo Anese
Le piantine e i lumini di fronte al cantiere dell’ex Fiera (Foto Ambrosio/Petrussi)
Le piantine e i lumini di fronte al cantiere dell’ex Fiera (Foto Ambrosio/Petrussi)

PORDENONE. La ferita provocata dall’abbattimento dei 43 tigli dell’ex Fiera è ancora fresca e il rammarico di tutti coloro che in questi mesi si sono battuti per difenderli non sembra attenuarsi.

In tanti, domenica sera, 17 marzo, hanno dato l’ultimo saluto ai tanto amati tigli, depositando una piantina e accendendo un lumino all’ingresso del cantiere blindato dell’ex Fiera, su cui sono stati affissi diversi cartelloni con poesie, ricordi e messaggi d’affetto.

L’iniziativa è stata organizzata dai volontari del Tiglio Verde, l’ormai noto comitato che negli ultimi mesi è battuto in difesa di uno dei principali polmoni verdi della città, del quale ormai resta solo il lontano ricordo. I presenti, a gran voce, hanno chiesto le dimissioni del sindaco, Alessandro Ciriani, «per aver preso una decisione scellerata».

"Un dolore per tutti": fiori e lumini per i "funerali" dei tigli storici all'ex Fiera a Pordenone

Rispetto alle frasi offensive nei confronti del primo cittadino, invece, – comparse sulle pareti di via Roggiuzzole, via San Quirino e via Molinari il giorno dopo la presentazione della sua candidatura alle europee – il comitato si è espresso chiaramente. «Non abbiamo nulla a che fare con una simile inciviltà – rileva la referente, Luigina Perosa –. Evidentemente non siamo gli unici a non condividere le scelte di questa amministrazione; in questo caso, però, si è ricorso a metodi ben lontani dai nostri. Tuttavia, non comprendo i messaggi di vicinanza e solidarietà al sindaco che stanno arrivando dalla politica in questi giorni. Ha preso una decisione che ha ferito gran parte della città. Il minimo che si poteva aspettare era qualche scritta sui muri».

Tornando alla cerimonia di ieri sera, per il comitato rappresenta un momento importante, «una semplice iniziativa – precisa Perosa – per elaborare il dolore che stiamo provando, per ricordare i nostri amati alberi e ribadire ancora una volta che la battaglia non finisce qui».

Nel frattempo, dopo la riunione di sabato sera, i membri del sodalizio hanno le idee chiare sui prossimi passi da compiere. «Alla luce dei fatti – aggiunge la referente – in mattinata comunicheremo al nostro avvocato di ritirare il decreto con il quale chiediamo al Consiglio di Stato la sospensione urgente delle operazioni di abbattimento. La nostra battaglia, tuttavia, non è stata vana. Tante persone hanno intrapreso un percorso di consapevolezza rispetto alla difesa dell’ambiente e dei beni comuni che, sempre più spesso, vengono trascurati dalla politica». Guardando al futuro, i volontari del Tiglio Verde seguiranno con attenzione lo sviluppo del progetto Polo Young.

«Andremo avanti un passo alla volta – ribadisce Perosa – Condivideremo il percorso con tutte le persone e le realtà locali che ci hanno sostenuti in questi mesi. Restiamo sempre a disposizione per raccogliere nuove idee e proposte. Siamo soddisfatti, inoltre, che i nostri sforzi siano stati riconosciuti anche fuori dai confini regionali». Lunedì mattina, infatti, i volontari del comitato racconteranno la propria esperienza all’università di Padova, nell’ambito di un progetto dedicato alla tutela ambientale.

Tra le questioni di affrontare, resta ancora da sciogliere il nodo legato alle condizioni di salute dei tigli. In questi giorni, infatti, è emerso che gran parte delle piante potrebbero essere marce dentro; il Comune, intanto, ha incaricato dei professionisti di effettuare tutte le analisi del caso. La situazione, tuttavia, non convince il Tiglio Verde. «Tutto ciò ha dell’incredibile – conclude Perosa – Il sindaco aveva commissionato all’incirca un anno fa il censimento di tutte le piante secolari, dichiarate di categoria B e C, ovvero, in buono stato di salute. Dubito che un anno dopo tutti i tigli si siano improvvisamente ammalati. È chiaro, quindi, che tra i problemi da risolvere si inserisce anche la manutenzione del verde, che dovrebbe essere considerata più seriamente e programmata periodicamente.

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