Celiberti inedito, sorpresa a villa Manin

Dopo Tiepolo ecco il maestro udinese con una straordinaria carrellata di 200 opere mai viste, tra affreschi e sculture
Udine 27 agosto 2011. Giorgio Celiberti. Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 27 agosto 2011. Giorgio Celiberti. Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

PASSARIANO. Ha la modestia e la ritrosia tipiche di alcune menti d’eccellenza. Si schermisce parlando di «piccola cosa», Giorgio Celiberti, in riferimento all’antologica in suo onore voluta dal commissario dell’Azienda speciale villa Manin, Enzo Cainero: «Sono lusingato… e imbarazzato. Spero solo – dice – di non deludere il pubblico friulano, e di poter offrire alla gente, con umiltà, qualcosa di gradevole, di nuovo. Di interessante».

E sarà proprio cosí, non ci sono dubbi. Il nome è, di per sé, una garanzia, ma c’è un promettente elemento aggiuntivo: le circa 200 opere che presto riempiranno i saloni della residenza napoleonica, dal pianterreno al piano nobile, saranno per la stragrande maggioranza inedite.

«Sono quasi tutti lavori di mia proprietà – anticipa il maestro –, che fino a oggi non ho mai esposto. Davvero poche, nel panorama complessivo, le creazioni provenienti da collezioni private. Quel che stava a cuore all’amico Cainero, infatti, era proporre un Celiberti inedito: i curatori della rassegna, cosí, stanno procedendo a una catalogazione dell’intera mia produzione sconosciuta, per selezionare i pezzi a loro avviso piú significativi».

Seguirà la prestigiosa mostra sul Tiepolo, quella di Giorgio Celiberti: «Che responsabilità! Ho il cuore che batte forte. La verità – confessa l’artista – è che io sono tranquillo e rilassato esclusivamente nel mio studio. In altri contesti… mi sento un pesce fuor d’acqua, non sono adatto alle grandi cerimonie. E, appunto, mi “accoderò” al Tiepolo… Fortuna vuole che non mi renda ancora bene conto di ciò che sta per succedere! Mi trovo di fronte a una cosa complessa, per me, da gestire emotivamente. Definirei questa avventura una bella, affascinante difficoltà».

Ci sarà un “mare magnum”, nei saloni di villa Manin. Una summa della creatività di Celiberti, una riprova della sua versatilità espressiva: grafiche e pitture, sculture e vetri decorati. «Una carrellata ampia e varia – commenta l’autore –, che gli architetti Pietro Bravin e Alessio Princic cercheranno di organizzare in maniera allettante, innovativa. Non quadri appesi in maniera canonica, insomma: ci sarà, per esempio, una parete costellata da una trentina di dipinti di dimensioni contenute, mentre in un’altra sala verrà affissa una tela lunga trenta metri».

Per Celiberti, del resto, non è la prima volta a villa Manin. Ci approdò già nel 1997, e pure in quell’occasione dietro l’operazione c’era Enzo Cainero. «Vero – conferma il commissario –. All’epoca, però, a promuovere l’esposizione fu la Banca Antoniana».

Resta il fatto che il precedente c’è, e illustre: «Anche allora – ricorda il maestro – presentai numerose realizzazioni, che occuparono suppergiú gli stessi spazi di quelli che mi accingo a “decorare” stavolta». «Un nuovo omaggio a un grande talento della nostra regione – chiude Cainero –: l’inaugurazione è in programma per venerdì 31 maggio, la chiusura per il 22 settembre».

La presentazione ufficiale si svolgerà (sabato 18 maggio, in orario che sarà comunicato a breve) in location anomala: non a Passariano, ma a Cividale – dove, fra l’altro, quadri di Giorgio Celiberti sono stati recentemente visibili nel contesto della mostra sul Novecento pittorico del Friuli Venezia Giulia in scena a palazzo de Nordis –, nella chiesa di San Francesco. «L’anteprima – annuncia Cainero – sarà accompagnata da un concerto di Glauco Venier».

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