Centro per l’impiego In città cresce la fila per trovare un lavoro

I sindacati: la crisi ha aumentato le richieste di assistenza Molti sacilesi lasciati a casa anche dalle aziende trevigiane

SACILE. Fila tutti i giorni nel Centro per l’impiego in via Mazzini: disoccupati e cassintegrati in aumento, a Sacile. L’assalto c’è quando scadono i contratti a tempo determinato, per esempio nella scuola, nel pigia-pigia per ottenere la dichiarazione di disponibilità che rilascia lo sportello del lavoro.

Tutti i giorni, invece, è la processione di donne, giovani diplomati e laureati che aumentano i numeri degli stagionali, precari. Gente che ha scritto in faccia la disperata caccia di un’assunzione a tutti i costi.

«L’indennità di disoccupazione va presentata entro sette giorni dal licenziamento – spiegano i sindacalisti che seguono la massa dei disoccupati –. Quindi, preparano le carte e si abituano alle code». Le opportunità di lavoro sono in bacheca e allo sportello di via Mazzini: addetti ufficio vendita, elettricisti, stagionali, magazzinieri, contabili, badanti, a volte qualche occasione straordinaria in giro su qualche nave o nei villaggi vacanza. «Ogni annuncio contiene tutti i dettagli e i recapiti per informarsi e spedire il proprio curriculum – spiegano gentili le operatrici del Centro –. Diverse le forme contrattuali proposte, dallo stage all'inserimento a tempo indeterminato».

La fame di lavoro è l’incubo delle nuove generazioni di laureati, di donne e quarantenni o cinquantenni lasciati a piedi dalla crisi delle aziende. «Sul sito web della provincia dedicato alle connessioni domande-offerta – dicono gli esperti della Provincia – nel 2012 si sono registrati oltre 390 mila accessi. In media 35 mila al mese. La bacheca è da tenere d'occhio con frequenza».

Ogni settimana compaiono in media una decina di nuove offerte delle aziende: raccolte e inserite online dai centri per l'impiego gestiti dalla Provincia. «In tutto il pordenonese ci sono stati 11.896 colloqui di orientamento – rendicontano i totali in cui c’è anche Sacile –. L’assistenza nella compilazione di 11.445 curricula e la presentazione alle aziende del territorio di 2.813 candidature».

Candidati e aziende si rivolgono al Centri per intrecciare gratis, domande e offerte di lavoro (0434 70903, e-mail lavoro@provincia.pordenone.it). «Accoglienza, informazioni, colloqui – spiegano in via Mazzini – e anche laboratori di formazione in città. Quello che vediamo è l’aumento dei flussi: cresce il bisogno di lavoro e aumentano i disoccupati anche nel sacilese». Si iscrivono alle liste disoccupati e aspettano: il boom di richieste è oggettivo. In crisi ci sono tanti dipendenti di aziende del mobile. «Alla Pianca, un mobilificio in area trevigiana, lavorano diversi sacilesi – indicano il momento critico alcuni sindacalisti liventini che si occupano degli ammortizzatori sociali -. L’azienda ha ventilato l’idea di licenziare 40 su circa 200 dipendenti e la situazione si annuncia drammatica, per capire chi sarà nella lista».

Dipendenti in mobilità anche nelle ditte dell’hinterland, verso Fontanafredda. «Profonda crisi – ha confermato Tiziano Zilli che monitora il mercato del lavoro sacilese –. I dipendenti di un’azienda di Fontanafredda staranno in cassintegrazione fino al 21 agosto. Lavoro non si trova e il 2013 si annuncia come un anno nero».

Chiara Benotti

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