«Cercasi ragazza, anche senza esperienza ma bella»

L'annuncio è comparso nella vetrina di un negozio di calzature al centro commerciale Emisfero di Pordenone

PORDENONE. «Cercasi ragazza bella presenza». A farci caso, nei negozi lungo la cintura di Pordenone, viene da chiedersi quali siano i diritti sindacali al lavoro delle commesse bruttine. «L’annuncio è un caso che si moltiplica in tante vetrine e bar – ha accusato Antonio Ciancio dall’osservatorio sindacale Uil-Tucs –. Non è giusta, questa discriminazione. Ma il lavoro è oro colato, in tempi di crisi e le ragazze, sopportano».

Il cartello è in vetrina in un negozio di calzature del centro commerciale Emisfero. Ne è seguita una scarica di curricoli e foto presentate da ragazze belle e – come si diceva una volta per attutire l’impatto – interessanti, in cerca di lavoro. E anche qualche malumora da parte di chi si è sentita professionale, ma discriminata.

Nel negozio, Alessandra sdrammatizza: «Devono sostituirmi – spiega la commessa, molto carina, e con il contratto a chiamata in scadenza –. Quindi, i titolari hanno messo l’annuncio e sono arrivate tante candidature: di tutti i tipi. Per tutti i giovani, l’importante è lavorare: visto che compio 25 anni non posso continuare il contratto a chiamata e prenderò la laurea in farmacia».

Intanto Ciancio denuncia un altro fenomeno sui contratti «da tempo indeterminato a determinato – ha dichiarato –. I datori di lavoro fanno di tutto per diminuire i costi e tentano di trasformare il rapporto di lavoro “di ruolo”, in contratto co.co.co, oppure a chiamata. Sempre a tempo determinato per ammortizzare i costi. Sulla pelle dei dipendenti». Che reggono la sfida fino all’esaurimento delle energie. (c.b.)

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