Chi è Massimo Blasoni, l'imprenditore sceso in politica che sognava di essere eletto in Parlamento
Cresciuto nella prima Repubblica nella Dc di Adriano Biasutti, diventa berlusconiano convinto. Ma il grande salto a Roma non gli riesce

UDINE. Massimo Blasoni aveva un sogno, in cuor suo, che ormai con ogni probabilità è destinato a rimanere tale: vestire i panni dell'onorevole.
L'imprenditore passato in politica, cresciuto nella prima Repubblica nella Dc di Adriano Biasutti, diventa berlusconiano convinto quando Tangentopoli spazza via l'ancien regime italiano.
Il suo capolavoro politico restano le Regionali del 2008, quando chiude al secondo posto nel collegio di Udine con la lista di Forza Italia grazie alle sue 2.905 presenze raccolte in tutta la provincia.
Passa cinque anni a piazza Oberdan e, quindi, nel 2013, spera nel grande salto in Parlamento. È capolista, con il vecchio Porcellum, fino a una manciata di giorni prima della chiusura delle liste quando una missione romana di Isidoro Gottardo e Renzo Tondo convince i vertici del partito a utilizzare il bianchetto sul ruolo da numero uno in lista.
Blasoni mastica amaro, ma cinque anni dopo ci riprova. Presenza assidua nei talk show nazionali, dove parla soprattutto di economia, si riavvicina a Silvio Berlusconi anche grazie all'ingresso nella Fondazione Einaudi e a gennaio dello scorso tutto lascia pensare che ce la possa davvero fare a vestire i panni del capolista al Senato.
Ancora una volta, però, da Roma arriva un niet, in extremis. Nei corridoi di Palazzo si dice che siano stati Niccolò Ghedini e Renato Brunetta a non volerlo senatore, ma il risultato, alla fine non cambia. Blasoni viene escluso dalle liste a favore di Franco Dal Mas e resta a casa. Dichiarando conclusa, per sempre, la sua avventura politica.
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