Chi è Sandra Gallina, di cosa si occupa e perché è stata criticata da Burioni: il ritratto della funzionaria friulana che all’Ue tratta sui vaccini

UDINE. Del warholiano quarto d’ora di celebrità, regalatole suo malgrado giovedì 25 febbraio da un poco generoso tweet di Roberto Burioni, la bujese Sandra Gallina avrebbe fatto volentieri a meno.

Il ruolo che riveste (è direttrice generale alla Salute della Commissione nella Unione europea) e che l’ha fatta finire nel mirino del virologo le impone pure il rispetto di rigidi protocolli in termini di comunicazione.



Tirata in ballo da un cinguettio del professore (che la accusava di non essersi mai occupata di sanità prima dello scorso luglio, e di essere risultata quindi poco incisiva nella negoziazione con le case farmaceutiche nelle trattative per i vaccini anti-Covid), la funzionaria si è limitata a un commento piuttosto laconico, affidato alle agenzie.

«Professore – ha detto rivolgendosi a Burioni –, niente di personale, ma dovrebbe fare ciò che predica: parlare solo di ciò che conosce».

«Funzionamento dell’Ue e delle sue istituzioni, competenze Ue rispetto a quelle degli Stati membri, come sono stati negoziati i contratti per i vaccini non fanno parte di ciò che conosce», ha risposto Gallina, che venerdì 26 ha incassato pure l’indiretto sostegno della stessa Commissione.

«Tutti gli Stati membri hanno partecipato ai negoziati, hanno scelto le aziende con cui negoziare, per quali vaccini e quante dosi. Erano tutti consapevoli del budget che avevamo a disposizione e tutti ci hanno chiesto di aumentarlo per consentire contratti aggiuntivi», ha chiarito il portavoce per la salute, Stefan de Keersmaecker, rispondendo indirettamente a Burioni.

Gallina ha lasciato il Friuli e la sua Buja giovanissima, dopo essersi laureata con il massimo dei voti (e la lode) alla Scuola per interpreti e traduttori di Trieste. Già nel 1988 è a Bruxelles, dove inizia una brillante carriera nell’unità di lingua italiana della direzione generale dell’Interpretazione.

Dopo oltre dieci passa alle mansioni amministrative come funzionaria del dipartimento Tasse e unione doganale della Commissione. Dal 2001 è al dicastero commerciale dell’esecutivo comunitario, in cui si afferma tra i “top negotiator” dell’Ue.

Proprio in virtù di questo è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a volere fortemente la sua nomina nella Direzione per la salute, con il compito di trattare direttamente con le diverse case farmaceutiche le forniture di vaccino anti-Covid.

L’ex eurodeputata del Pd Isabella De Monte (oggi in quota ad Azione di Calenda), conosce bene la funzionaria: «Tutti coloro che lavorano a Bruxelles conoscono la professionalità e le capacità negoziali di Sandra Gallina – spiega –. Burioni non ci ha pensato due volte a denigrare l’alta funzionaria dalla brillante carriera. Se conoscesse le qualità di Sandra Gallina proverebbe imbarazzo».

Pieno sostegno anche dalla natia Buja dall’europarlamentare leghista (e vicesindaco del centro), Elena Lizzi: «Non mi permetto di criticare un tecnico – premette – che di solito compie quello che gli indica la politica, e oltretutto non faccio parte di quel gruppo di persone che sminuisce i nostri professionisti a Bruxelles» e definisce Gallina «una professionista con una sua esperienza che ha redatto un contratto ordinato dalla politica». —


 

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