Chi va in piazza XX settembre? Lite fra Provincia e Comune

Udine, palazzo Belgrado voleva organizzare lì gli stand della Terra dei patriarchi per Friuli Doc ma l’area è già stata “prenotata” dall’Ersa. E adesso il contributo di 25 mila euro è a rischio
Udine 04 Luglio 2013 presentazione notte bianca Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 04 Luglio 2013 presentazione notte bianca Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. Provincia e Comune litigano per Friuli Doc. Motivo del contendere? Piazza XX settembre. Lì Palazzo Belgrado vorrebbe organizzare 4 giorni all’insegna del brand Terra dei Patriarchi, ma Palazzo D’Aronco intende proseguire la collaborazione con l’Ersa. Ecco la miccia che ha fatto scoccare il botta e risposta fra gli assessori competenti, Franco Mattiussi e Alessandro Venanzi.

La querelle mette in forse il finanziamento della Provincia che nel 2011 ha concesso 60 mila euro e 10 mila nel 2012, ma quest’anno sul piatto ci sono 25 mila euro. Ad aprire le danze, nel primo pomeriggio, è Mattiussi: «Palazzo Belgrado ha risposto con tempestività alle sollecitazioni del Comune che invitava enti e sponsor a supportare la manifestazione, ma a distanza di diverse settimane dall’amministrazione comunale non è arrivata nessuna comunicazione riguardo la nostra proposta, che quindi rischia di decadere».

L’ultimatum – nonostante le parole di circostanza – non è stato accolto benissimo in Comune. «Come Mattiussi ricorderà – spiega Venanzi in serata – all’offerta della Provincia di gestire piazza XX settembre dissi che sarebbe stata un’ottima idea, ma che dovevamo ancora aspettare l’ok da parte dell’Ersa che, da anni, collabora collocando i propri stand in quella piazza.

Ora la conferma dell’Ersa è arrivata e gli uffici di Comune e Provincia già ne sono a conoscenza da qualche giorno. Immagino che l’offerta di collaborazione di Palazzo Belgrado non sia vincolata esclusivamente a piazza XX settembre, quindi si tratta di trovare una soluzione condivisa». E infatti «gli uffici comunali hanno già proposto alla Provincia di collaborare alla realizzazione del concerto finale in piazza Libertà» aggiunge Venanzi. Ma Mattiussi non vuol sentirne parlare. E, dopo aver precisato «che Venanzi non m’aveva parlato dell’Ersa», ricorda «che nel 2011 la Provincia era in piazza XX settembre proprio con Terra dei Patriarchi, mentre l’Ersa era in piazza San Giacomo.

L’anno successivo, con un budget ridotto, le scelte giocoforza sono state diverse». Di una cosa Mattiussi è certo: «Non intendiamo organizzare concerti, vorremmo promuovere il nostro brand con un’operazione di identità e cultura locale. Non abbiamo intenzione di fare musica, altrimenti dovremmo partecipare a tutte le feste patronali. Invece Friuli Doc deve essere anche una vetrina culturale oltre che turistica.

Se il Comune ritiene che la Provincia possa collaborare solo come ruota di scorta, allora non ha bisogno del nostro sostegno». Insomma, Provincia e Comune affilano le armi su Friuli Doc (dal 12 al 15 settembre), ma Venanzi cerca di smorzare i toni: «Sono fiducioso che la Provincia non farà mancare il proprio sostegno. Voglio quindi leggere le dichiarazioni di Mattiussi non come un aut aut, ma come una sollecitazione a trovare in fretta, e insieme, una soluzione».

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