Chiedere giustizia costa: crollano i ricorsi al Tar

Nel 2012 il numero di casi si è abbassato da 1.805 a 1.562, 243 in meno. Il presidente: «Il costo costituisce un’anomala ingiusta remora»

TRIESTE. La congiuntura economica pesa anche sulla giustizia amministrativa: per il secondo anno consecutivo i ricorsi depositati al Tribunale amministrativo per il Friuli Venezia Giulia diminuiscono.

L’assistenza di un avvocato ha il suo costo, e così molti rinunciano al ricorso. I nuovi casi presentati al Tar nel 2012 sono stati 499, il 13,5% in meno rispetto al 2011, il 28,5% rispetto al numero del 2010. Il presidente del Tar, Umberto Zuballi, non ha fatto mistero della motivazione, nella sua prima relazione a Trieste. «La causa principale» sta proprio nel momento economico. «Il costo dei ricorsi – ha sottolineato Zuballi – costituisce una anomala ingiusta remora alla proposizione dei gravami, anche da parte di cittadini che ne avrebbero diritto e volontà».

La tendenza registrata in Friuli Venezia Giulia, tra l’altro, è in linea con quella registrata in gran parte del Paese. Analizzando la divisione per materia dei ricorsi presentati nel 2012, emerge che al primo posto ci sono edilizia e urbanistica, che dopo alcuni anni ha sopravanzato gli appalti pubblici. Anche in tal caso, nota Zuballi, la spiegazione va ricondotta alla crisi economica e al costo particolarmente gravoso dei ricorsi in materia di gare pubbliche. Sono in calo i ricorsi dei cittadini extracomunitari e in aumento le cause relative al settore ambientale, alle autorizzazioni e concessioni e al personale delle forze armate. Migliora – anche grazie alla minor litigiosità dettata dalla crisi – lo stato dei ricorsi pendenti.

Nel 2012 il numero di casi da risolvere al Tar si è abbassato da 1.805 a 1.562, quindi 243 in meno, nonostante la carenza di magistrali. I ricorsi definiti nel 2012 sono stati 816: le decisioni sono state 781, le sentenze 322 e le sentenze brevi 171, cui 161 decisorie. Un dato interessante è rappresentato dal numero di ricorsi definiti nel corso dello stesso anno in cui sono stati presentati: nel 2012 si tratta di 171 casi. Zuballi ha voluto dedicare una importante parte conclusiva della propria relazione al Friuli Venezia Giulia, alla questione della specialità e al difficile momento nei rapporti tra Stato e regioni.

«Nel difficile momento in cui operiamo – ha indicato Zuballi – la giusta rivendicazione dell'autonomia e della specialità regionale va coniugata con il principio, più volte richiamato dalla Corte Costituzionale, della leale collaborazione tra gli enti pubblici, tra di loro e con i cittadini». Nella sua prima relazione, il presidente del Tar ha anche parlato della società e della realtà del Friuli Venezia Giulia, con un tono appassionato e anomalo per le relazioni di questo genere.

«La realtà di queste terre – ha detto – è caratterizzata da una incredibile ricchezza di attività e iniziative, spesso sconosciute, in campo economico, sociale, della ricerca, della scienza, del volontariato, della cultura e della valorizzazione delle variegate realtà locali». Secondo Zuballi al Friuli Venezia Giulia «manca ancora la capacità di fare sistema, di trovare una sintesi più alta».

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