Chiesto il risarcimento per la sala Bingo

UDINE. Il pasticcio dell’autorizzazione negata per l’ampliamento della sala Bingo di via Este, la laterale di viale Palmanova, rischia di costare caro al Comune costretto a resistere nel giudizio promosso da Unonovanta, la società che gestisce la sala, decisa a chiedere i danni per il ritardo subito. Ma andiamo con ordine.
Unonovanta lo scorso dicembre avrebbe voluto inaugurare, nell’ex bar a fianco del supermercato Billa, la nuova sala Bingo frutto del trasferimento di quella che trovava spazio in viale Palmanova, ma i lavori sono andati per le lunghe perché il Consiglio comunale aveva approvato le direttive urbanistiche del nuovo Piano regolatore che vietano l’apertura di nuove sale gioco in città.
A fronte di quella delibera, infatti, il Comune aveva negato l’autorizzazione alla società Unonovanta salvo poi fare marcia indietro perché il diniego all’apertura di nuove sale gioco non può essere esteso alle realtà esistenti anche se queste decidono di trasferirsi in altro luogo e di ampliare la gamma dei servizi offerti.
Fu proprio a seguito del ricorso al Tar presentato dalla Unonovanta che il Comune ammise di aver interpreto erroneamente la norma.
Tutto finito? Neanche per sogno perché ora la stessa Unonovanta ha notificato all’amministrazione di palazzo D’Aronco un nuovo ricorso al Tar per ottenere il risarcimento dei danni provocati dal diniego poi annullato. La Unonovanta, infatti, imputa a questo provvedimento il ritardo subito nell’apertura del nuovo locale.
Ricorso a parte, il Comune impose il divieto all’apertura di nuove sale gioco perché queste ultime nascevano davvero come funghi. Al momento, nel capoluogo friulano si contano una decina di sale gioco e poco più di 20 centri scommesse.
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