"Children" di Robert Miles compie 25 anni: ecco come nacque il brano del compositore friulano diventato famoso nel mondo

UDINE. Due motivi. Il primo: onorare i bimbi dell'ex Jugoslavia, che vivevano in quegli anni il dramma della guerra civile. Il secondo: comporre una traccia da suonare in coda ai dj-set, con un andamento più lento e in grado di raffreddare dunque i balli scalmanati delle serate in discoteca, tristemente associate in quel periodo alle stragi del sabato sera.
Nacque così il 14 novembre del 1995 il singolo Children, successo mondiale del dj Robert Miles, all'anagrafe Roberto Concina, originario di Fagagna. Che compie, dunque, 25 anni: proprio cinque lustri fa fu pubblicato come primo estratto del suo album d’esordio Dreamland (premiato con numerosi dischi d’oro e di platino, con 14 milioni di copie vendute).
Il brano, scritto e pubblicato nella versione originale nel 1994 e riarrangiato nel 1995, è uno dei maggiori successi dream house, oltre che il terzo singolo strumentale che ha venduto più copie nel 1996. Uscito in Italia nell'autunno del 1995, ci mette quasi un anno a diventare un successo internazionale. L'album Dreamland ottiene molteplici dischi di platino e d'oro in varie nazioni, mentre il singolo Children vende più di 5 milioni di copie e viene utilizzato come sigla del Festivalbar.
Miles spiegò che l'idea per il brano gli venne pensando ai bambini della ex-Jugoslavia, martoriata in quegli anni dalla guerra civile. Il padre di Robert partecipò a una missione umanitaria in quella regione nei primi anni Novanta, Robert trasse ispirazione dalle fotografie e soprattutto dai toccanti racconti che questi riportò al suo ritorno.
A spingerlo inoltre la volontà di comporre una traccia da passare sul finire dei dj set allo scopo di "calmare" gli animi degli spettatori a fine serata, un modo indiretto per ridurre le “stragi del sabato sera” sulle strade.
In queste ore M2O ha dedicato uno special proprio al brano.
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