Chiostro, al concerto salta la luce

Pordenone, musicisti costretti a esibirsi senza amplificazione. Mazzer: ora una cabina nuova

PORDENONE. Concerto con amara sorpresa martedì nell’ambito del Pordenone blues festival nel chiostro della biblioteca civica. Al momento della presentazione del duo che da lì a poco si sarebbe dovuto esibire, Naffis e Massarutto, si fa tutto buio: luce dei riflettori spenta e corrente elettrica che non si decide a ritornare.

Il pubblico, in attesa dell’evento, comincia a rumoreggiare: è la descrizione di quanto hanno dovuto “subire” i presenti all’evento, come testimoniato da Paolo Vincenzo Bomben. E’ stata la prontezza d’animo di Marco Naffis a non far “precipitare” la situazione improvvisando un concerto in acustico. Poi la luce è tornata e il concerto è filato liscio.

Ma cos’era successo? Non sarebbe la prima volta che in biblioteca la corrente fa le bizze.

Nello specifico, l’altra sera è saltato un differenziale all’interno dell’edificio. «Nessuno aveva le chiavi per entrare in biblioteca e sollevare l’interruttore – ha spiegato il vicesindaco, Renzo Mazzer – e così è stato chiamato il tecnico di reperibilità che aveva le chiavi. Sì, perchè gli organizzatori della serata non erano stati dotati di chiave per entrare nell’immobile e non erano stati nemmeno avvertiti che alle 22 le luci si sarebbero spente: ci ha pensato l’operaio a tenere accese, manualmente, le luci fino alla fine del concerto».

Insomma, ci sarebbe stato un “difetto di comunicazione” tra chi ha concesso le sale e chi ha organizzato l’evento.

«E’ la prima volta che accade una cosa del genere – ha sostenuto Mazzer –. In passato c’è stato un caso in cui si sono spente le luci ma a causa di un calo di tensione dell’Enel che aveva colpito tutto il centro».

Proprio tra Enel e Comune è stato avviato un accordo per il quale l’ente pubblico s’è impegnato di dotarsi di cabina elettrica da installare in piazza: il luogo centrale di Pordenone, infatti, “assorbe” molta energia quando si organizzano eventi di vario tipo, mettendo in difficoltà la società erogatrice del servizio.

«L’Enel ci ha avvisato che siamo a rischio in occasione dei concerti in piazza – ha chiarito Mazzer – e per questo siamo d’accordo di realizzare una cabina nostra: il patto di stabilità non ce l’ha ancora permesso, ma il progetto è già pronto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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