Chirurgia, a Gorizia e Monfalcone unico primario

«Il primariato di Chirurgia negli ospedali di Gorizia e Monfalcone diventa unico. Questo nell’ottica dei dettami stabiliti dalla Regione e volti a far sì che le due strutture del San Giovanni e del San Polo diventino sempre di più un solo corpo. Sotto il profilo organizzativo è una soluzione praticabile e sarà estesa via via a tutti i reparti, anche se personalmente nutro qualche perplessità a proposito dei servizi quali la Radiologia, per i quali forse ci sarebbe bisogno di due direttori distinti».
E’ una notizia “col botto” quella comunicata al Messaggero Veneto dal direttore generale dell’Azienda sanitaria, Marco Bertoli, a pochi giorni dalla riunione (il 10 ottobre) del Collegio di direzione in cui saranno discussi i vari aspetti della riorganizzazione dell’area chirurgica dei due nosocomi. Era ormai da due anni che si attendeva, a Gorizia, la nomina del successore del dottor Bruno Thomann (andato in pensione alla fine del 2010) visto anche l’espletamento di un concorso mentre durante tutto questo periodo il reparto è stato retto, in qualità di “facente funzioni”, dal dottor Alfredo Miseri. E poiché attualmente a capo della Chirurgia di Monfalcone c’è il professor Alessandro Balani, goriziano, è evidente che sarà lui a dirigere – da novembre – ambedue le strutture («Non l’ho ancora nominato – afferma sorridendo Bertoli – per cui non posso confermare né smentire»).
Nuovo capo-Dipartimento Nella riunione del 10 ottobre si deciderà anche a proposito di un incarico vacante da due anni, vale a dire quello di capo-Dipartimento di tutta l’area chirurgica, che comprende la Chirurgia, l’Ortopedia, l’Urologia, l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica e la Ginecologia. A ricoprire questo ruolo era stato, fino alla fine del 2010, il dottor Thomann per Gorizia, mentre a Monfalcone il dottor Stefano Grandis, l’otorino scomparso nel 2004, non era mai stato sostituito. Naturalmente anche il capo-Dipartimento sarà unico.
Altri reparti da unificare Va da sé, quindi, che non saranno effettuati concorsi per ricoprire incarichi apicali lasciati vacanti, come per esempio quello relativo alla Cardiologia. Dopo il pensionamento del dottor Diran Igidbashian a fare le funzioni di primario è il dottor Flavio Faggioli e la situazione è destinata per il momento a rimanere tale, fintantoché non si tratterà di designare un primario unico sull’asse Gorizia-Monfalcone. Più complesso il discorso riguardante il Punto Nascita. Bisognerà vedere se in Regione prevarrà la volontà politica di “salvare” Gorizia a scapito di Monfalcone o se, invece, si opterà anche qui per la soluzione di compromesso del primariato unico su due sedi. In ogni caso sarà necessario nominare un nuovo direttore in quanto viene dato per imminente il pensionamento sia del dottor Ferdinando Calcagnile, che regge la struttura di Gorizia dopo l’uscita di scena di Carmine Gigli, sia del primario monfalconese Attilio D’Atri.
E intanto se ne va Boscutti Un altro “pezzo da novanta” del San Giovanni di Dio, intanto, si accinge a lasciare l’ospedale. Si tratta del dottor Giuliano Boscutti, da 7 anni e mezzo primario della struttura operativa complessa di Nefrologia e Dialisi. Boscutti ha vinto il concorso per ricoprire analogo incarico negli Ospedali riuniti di Trieste (Cattinara e Maggiore) e da novembre prenderà servizio nel capoluogo giuliano. Il suo posto sarà preso, sempre con la formula del “facente funzioni”, dalla dottoressa Manuela Bosco. Boscutti in questi anni ha portato il reparto a livelli di eccellenza, formando una validissima equipe di medici, come confermato anche da un recente sondaggio fra gli utenti. In un ambito d’area vasta con Trieste, è probabile che in futuro Boscutti diventi responsabile sia delle strutture triestine che di quelle goriziane e dell’emodialisi di Monfalcone.
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