Chiude “Del Piccolo”, era l’ultima macelleria

CERVIGNANO. Dopo oltre 65 anni, la macelleria “Del Piccolo” di via XXIV Maggio, l’ultima macelleria di Cervignano, ha chiuso definitivamente i battenti.
Se ne va un altro pezzo di storia del capoluogo della Bassa. Lo scorso mese di dicembre, avevano abbassato le serrande anche la cartoleria Tomasin e il bar Stadio, due attività che hanno caratterizzato la vita della cittadina friulana.
La macelleria Del Piccolo, aprì il primo punto vendita, prima degli anni ’50, in piazza Indipendenza.
«Mio padre, negli anni ’50, subentrò allo zio – racconta Paolo, il titolare, che non nasconde la sua amarezza -. Nel 1967 decidemmo di trasferire il negozio in via XXIV Maggio. Chiudere dispiace sempre. In questi casi non esiste qualcuno cui addossare la colpa. La situazione, purtroppo, è difficile. C’è poco da dire e poco da fare. Il periodo è critico, basta fare un giro per Cervignano per rendersene conto. E’ cambiato tutto, non solo nella nostra cittadina. La crisi riguarda l’intero Paese. Lavoro da 37 anni e ho visto cambiare molte cose. Ringrazio i clienti che ci ricordano con affetto e che ci hanno sempre dato fiducia».
Sull’argomento interviene il consigliere di opposizione, Giovanni Di Meglio.
«Spiace veder scomparire attività che hanno caratterizzato la vita della nostra cittadina – commenta il rappresentante della minoranza -. Fino a ieri avevamo militari e caserme e su quello si era basata la sopravvivenza di questo paese. Si è cercato di coprire il buco con altre iniziative, perdendo di vista la vera identità. Per cambiare ci vuole unione, professionalità e tanta volontà da parte di tutti, cittadini e amministrazione».
Di Meglio ritiene che per aiutare il commercio sia necessario anche organizzare eventi e manifestazioni a tema.
«Questo per dare la possibilità di far lavorare settori specifici – le sue parole -. Bisognerebbe studiare anche un business plan, non come si è fatto fino ad oggi. Uno studio approfondito, che comprenda i settori di destinazione, le operazioni di marketing da mettere in atto, l’individuazione dei periodi strategici per proporre gli eventi. Sarebbe importante fissare obiettivi a breve e lungo termine e decidere tutti assieme, Comune e commercianti, l'investimento finanziario per sostenere i costi. Andrebbe creato anche un ufficio finalizzato a garantire la programmazione e il controllo costante degli eventi per tutto l'anno e individuare persone giuste e motivate che credano nel cambiamento. Un simile progetto potrebbe permettere di guidare il business di questa città verso la strada giusta».
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