Chiusa la strada che porta alla “spiaggia” dei sacilesi

È comparsa una sbarra con un lucchetto, ma nessuno sa chi sia stato a installarla. Impossibile arrivare in auto alla “Sassolino beach”, già piena per il ponte del 2 giugno

SACILE. Il “mare di Sacile” è vietato: auto in fila, sabato scorso, davanti alla sbarra di accesso bloccata del Sassolino beach. Niente da fare: il parcheggio nella colonia Tallon ha il lucchetto.

Ma non è un parcheggio pubblico, si chiedevano in tanti? Per arrivare alle spiaggette del Meschio tanta gente ha parcheggiato lungo la strada che costeggia l’argine per raggiungere il fiume sui sentieri, carica di borse pic nic e teli da spiaggia.

Un bagnante deciso a tutto ha saltato la sbarra con il vecchio “Ciao” per raggiungere il sentiero sul fiume. Ci si arrangia, nel ponte della Repubblica.

Il lucchetto. Cause di forza maggiore: lo dicono nella vicina Colonia Tallon e indicano quelle decise per garantire la sicurezza. Di notte, pare, che la zona sia frequentata da balordi, “pusher” di piccolo spaccio e coppiette in cerca di privacy.

Ma chi ha abbassato la sbarra e chiuso il lucchetto? Non si sa.

Il mare vietato a Sacile si tinge di “giallo”: i bagnanti di Sassolino Beach reclamano l’ombra per le auto e il piazzale tra gli alberi per tirare il freno a mano. Lasciare i veicoli a bordo strada è una soluzione tampone che potrebbe creare problemi di viabilità.

Voglia di mare. La piscina non c’è a Sacile: i tuffi sono consigliati nel Meschio che è meno inquinato – dicono i naturalisti e Arpa – del Livenza. Chiare, fresche e dolci acque (con pochi scarichi) nel Sassolino beach. Il posto è un incanto.

La canicola arriverà questa settimana e l’appello di tanti sacilesi è quello di alzare la sbarra di accesso al parcheggio nella colonia Tallon. Per stare a bordo vasca, i sacilesi fanno i pendolari nelle piscine di Gaiarine, Fontanafredda o Pordenone. L’alternativa è quella di “spiaggiarsi” a chilometri zero.

Sassolino beach. Tintarella gratis nella spiaggetta sulle rive del Meschio. E’ un posto mito: vissuto da intere generazioni che, d’estate, sono passate su quelle rive. Qualche avvistamento nudista c’è sempre, come un rito, ai primi caldi poi il popolo degli “spiaggiati” a km zero dietro la colonia Tallon si normalizza.

Gli stranieri fanno i barbecue, altri la siesta. Un paradiso gratis anche se alcune famiglie di rumeni pare che abbiano dirottato i pic-nic nella smorta di Cavolano, dove però non si fa il bagno. Un tuffo, il bagno di sole e non ci sono le file da fare come capita verso Jesolo, Bibione e Lignano.

Al Sassolino Beach, invece, tanti arrivano in bicicletta sugli argini e con l’asciugamano steso sui sassi, cercano il fresco e si tuffano, anche senza bagnino. Sempre che qualcuno apra il lucchetto e alzi l’asta.

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