Chiusa la trattoria Alla Casa Rossa Udine perde un altro locale storico

Ha chiuso i battenti la trattoria “Alla Casa Rossa”, punto di ritrovo tra piazzale Oberdan e via Cividale. Un locale storico, che ha scandito secoli di vita della città.
Dal 29 febbraio i due titolari, Silvano Ellero e la moglie Emanuela De Laurenzis, hanno scelto di dire basta. «Ce ne andiamo perché abbiamo raggiunto una certa età», racconta la signora Emanuela, senza voler aggiungere altro. Non c’è molta voglia di parlare in questo momento, che vede la fine di un’esperienza durata più di mezzo secolo. «Abbiamo avvertito pochissime persone – aggiunge – non volevamo fare troppa pubblicità».
Una gestione, quella della famiglia Ellero, cominciata il primo ottobre 1962 da Armando e Rosina Schiavone, genitori di Silvano. Arrivati da Martignacco dove mandavano avanti la Cooperativa di consumo, cominciarono l’attività tra i fornelli e la griglia, tra i primi di stagione e i dolci fatti in casa. “Alla Casa Rossa” esiste dalla fine dell’800, come dimostrano alcune fotografie che la immortalano accanto a Porta Pracchiuso (poi demolita nel 1899).
«Tappa abituale dei carradori che scendono dal Cividalese coi carichi di legna, “Alla Casa Rossa” non manca mai un pentolone di trippa». Così scriveva Chino Ermacora negli anni Trenta. Nel dopoguerra il locale fu rilevato dalle sorelle Domenis, arrivate da Cividale assieme ai genitori, nel 1947. Erano cinque ragazze che condividevano il lavoro dietro al banco con due cugine. Per questo “Alla Casa Rossa” era chiamata “la trattoria delle sette bellezze”.
Gli Ellero proseguirono il lavoro delle “bellezze”, prima con Armando e Rosina, poi con Silvano ed Emanuela, si racconta in un articolo redatto da Mario Blasoni nel 2012 sul Messaggero Veneto.
In più cinquant’anni il locale tra piazzale Oberdan e via Cividale non è cambiata molto: ha perso il campo di bocce, ma ha conservato l’accogliente veranda estiva con giardino. E le specialità sono sempre quelle che l’hanno resa rinomata, con la carne alla brace su tutte. La notizia della chiusura ieri ha fatto il giro dei social network, con decine di persone che hanno espresso rammarico per la decisione dei gestori. In tanti hanno confessato di aver trascorso l’infanzia nel giardino della trattoria “Alla Casa Rossa”, ma molti dei ricordi apparsi su Facebook hanno fatto riferimento anche alle serate trascorse attorno al fogolâr furlan.
Per ora il locale chiude senza che nessuno si sia fatto avanti per rilevarlo. Un vero peccato per la città e per la sua storia, visto che “Alla Casa Rossa” ha condiviso i momenti belli e quelli brutti del capoluogo friulano, testimone di una tradizione culinaria che pare essere sempre più difficile da portare avanti e da tramandare. —
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